Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022, il diritto di prelazione si può esercitare sia su beni mobili, come oggetti d’arte di valore, gioielli, ecc, e sia su beni immobili, come case, terreni, immobili commerciali, ecc., o tramite prelazione volontaria o tramite prelazione legale, a seconda dei casi previsti dalla legge.
Su quali beni si può avere e da cosa nasce diritto di prelazione? Il diritto di prelazione è regolato dal Codice Civile che norma ogni aspetto dell’esercizio di tale diritto, sia da parte dei beneficiari e sia da parte di coloro che devono concedere tale diritto, prevedendo anche una distinzione tra prelazione volontaria e prelazione legale. Vediamo di cosa si tratta e come nasce il diritto di prelazione.
Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022, il diritto di prelazione si può esercitare sia su beni mobili, come oggetti d’arte di valore, gioielli, ecc, e sia su beni immobili, come case, terreni, immobili commerciali, ecc.
Con riferimento al diritto di prelazione sui beni immobili, si distingue tra immobili residenziali, immobili ereditati e immobili confinante. In particolare, per esercitare il diritto di prelazione sugli immobili residenziali si possono presentare due situazioni, affitto e compravendita. Nel caso di immobile in affitto, infatti, l’inquilino già in casa ha sempre diritto di prelazione sulla casa anche nel caso in cui la stessa sia messa in vendita.
Prima di proposte di terze proposte, gli inquilini di casa interessati all’acquisto di quella data casa hanno diritto di prelazione in merito. Passando al diritto di prelazione sugli immobili ereditati, regolato da quanto previsto dal Codice Civile.
Se, infatti, un erede riceve un immobile da un parente deceduto e uno dei coeredi intende procedere con la vendita dell’immobile ad un soggetto estraneo, il Codice Civile prevede che un erede debba prima consultare gli altri coeredi per capire se sono interessati all’acquisto dell’immobile e comunicando loro il possibile prezzo di vendita.
Il diritto di prelazione può essere esercitato solo se il coerede ha intenzione di vendere la propria quota. I coeredi ha un tempo di due mesi per comunicare l’intenzione di acquistare il bene al prezzo offerto.
Per quanto riguarda il diritto di prelazione su immobili confinanti, le leggi in vigore 2022 prevedono che il proprietario di un’abitazione non ha diritto di prelazione su immobili all’interno del suo stesso edificio condominiale, ma lo stesso diritto può essere inserito all’interno di un contratto che si può stipulare tra i proprietari di immobili confinanti.
Il diritto di prelazione vale anche per terreni agricoli confinanti quando il proprietario mostri l’intenzione di venderlo.
Il diritto di prelazione nasce dalla facoltà di un soggetto di poter essere preferito ad altri nella conclusione di un contratto per condizioni differenti in cui le parti interessate si trovano e le parti interessate possono definire tale diritto o in maniera convenzionale, con la cosiddetta prelazione volontaria, o secondo quanto previsto dalla legge, per la cosiddetta prelazione legale, con maggiori garanzie per il prelazionario.
Il diritto di prelazione volontaria è un contratto che le parti decidono liberamente di concludere in virtù del principio di autonomia contrattuale, ma non regolato dal Codice Civile. Per quanto riguarda il diritto di prelazione legale, è il Codice Civile che lo disciplina ed è caratterizzato dai seguenti elementi:
Casi noti di prelazione legale sono per esempio:
Il diritto di prelazione può essere esercitato dal beneficiario solo ed esclusivamente nel momento in cui riceve la comunicazione dalla controparte, per esempio di vendita di una casa su cui il beneficiario avrebbe diritto di prelazione, in modo da decidere se concludere il contratto.