Super Anagrafe conti correnti al via per controlli fisco su spese, bancomat, carte di credito

Nuovo sistema per controllare l'evasione fiscale, con accertamenti sempre più severi che riguardano tutti i cittadini, professionisti e aziende. Gli obiettivi e gli accertamenti che saranno svolti.

Autore: Chiara Compagnucci
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Super Anagrafe conti correnti al via per

Spese, carte di credito e bancomat, cosa prevedono i nuovi controlli del fisco?

La chiave per fare scattare i nuovi controlli è doppia: la pseudonimizzazione dei dati nella Superanagrafe dei conti correnti e il successivo incrocio con le altre informazioni reddituali e patrimoniali dell'Anagrafe tributaria.

Gli obiettivi del fisco sono chiari e dichiarati: rendere più efficace l'analisi di rischio. Detto in altri termini, selezionare meglio i contribuenti con maggior pericolo di evasione per indirizzare in modo più puntuale i controlli su singole spese, carte di credito e bancomat.

Gli strumenti utilizzati sono la Superanagrafe dei conti correnti e l'Anagrafe tributaria. Secondo la normativa in vigore, gli operatori finanziari sono obbligati a comunicare periodicamente all'anagrafe tributaria i movimenti e ogni informazione utile per i controlli fiscali, oltre all'importo delle transazioni. Approfondiamo proprio:

  • Spese, carte di credito e bancomat, cosa prevedono i nuovi controlli del fisco

  • Perché è importante la riforma dell'amministrazione fiscale

Spese, carte di credito e bancomat, cosa prevedono i nuovi controlli del fisco

La chiave per fare scattare i nuovi controlli è doppia: la pseudonimizzazione dei dati nella Superanagrafe dei conti correnti e il successivo incrocio con le altre informazioni reddituali e patrimoniali dell'Anagrafe tributaria. Con la Superanagrafe dei conti correnti, l'Agenzia delle entrate controlla conti correnti e conti deposito, carte di credito e carte di debito, deposito titoli e fondi comuni di investimento.

Nel primo caso rientrano il saldo contabile d'inizio e fine anno insieme all'importo totale di addebiti e accrediti nel corso dell'anno. Per quanto riguarda le carte di credito e le carte di debito sono analizzati l'utilizzo del plafond di spesa, l'importo complessivo degli acquisti effettuati e quello delle ricariche o delle carte acquistate.

Ecco quindi il focus sul controvalore dei titoli rilevato alla fine dell'anno di riferimento e del precedente, così come l'importo totale degli acquisti di titoli, fondi effettuati e disinvestimenti. Infine, l'Agenzia delle entrate osserva i fondi comuni di investimento ovvero il totale del contratto di gestione, l'importo finale delle sottoscrizioni di quote nell'anno e dei rimborsi.

Dal punto di vista procedurale il fisco invia l'informativa al contribuente convocato in contraddittorio. I contribuenti sono selezionati dall'algoritmo della Superanagrafe dei conti correnti che incrocia i suoi dati con quelli delle dichiarazioni dei redditi.

Sulla questione è intervenuto anche il Garante della privacy, secondo cui cifrare i dati identificativi (ad esempio nome, cognome, codice fiscale) delle persone fisiche, effettuare l’analisi (di rischio) di tali dati e, completata l’analisi, re-identificare solo i soggetti che presentano profili di rischio fiscale.

Perché è importante la riforma dell'amministrazione fiscale

Passaggio centrale in questa operazione è la riforma dell'amministrazione fiscale delineata dal Pnrr ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Qui viene infatti indicato l'obiettivo dell'entrata in vigore degli atti di diritto primario e derivato e dei regolamenti delle procedure amministrative per favorire il rispetto degli obblighi fiscali e migliorare gli audit e i controlli. C'è anche una data: il 30 giugno 2022.

Dal punto di vista operativo l'Istituto nazionale della previdenza sociale è chiamato a fornire a Agenzia delle entrate e Guardia di finanza i dati relativi alle posizioni di soggetti destinatari di prestazioni socio-assistenziali affinché siano considerati ai fini della effettuazione di controlli sulla fedeltà dei redditi dichiarati, basati su specifiche analisi del rischio di evasione.

Il direttore dell'Agenzia delle entrate, sentite le associazioni di categoria degli operatori finanziari, deve quindi stabilire le modalità della comunicazione e di estensione a ulteriori informazioni relative ai rapporti necessarie ai fini dei controlli fiscali. I dati sono quindi utilizzati dal fisco per individuare i contribuenti a maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo.