Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Tabelle invalidità civile 2025 e calcolo percentuali d'invalidità

L’assegno di invalidità civile è erogato in presenza di alcuni requisiti che sono inseriti in apposite tabelle utili ad individuare il grado di invalidità e i relativi diritti a ricevere il sussidio

Autore: Luigi Mannini
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Tabelle invalidità civile 2025 e calcolo

Nel contesto della tutela sociale italiana, le tabelle di invalidità civile 2025 garantiscono l'accertamento e la certificazione dell'invalidità civile, fondamentale per accedere ai benefici economici e assistenziali previsti dalla normativa vigente. La procedura riguarda cittadini affetti da patologie congenite o acquisite che limitano significativamente la capacità lavorativa o, nei minori, impediscono lo svolgimento delle funzioni tipiche dell'età.

Cosa sono e a cosa servono le tabelle di invalidità civile

Le tabelle di invalidità civile sono costituite da elenchi dettagliati di menomazioni fisiche, psichiche e sensoriali, ciascuna delle quali viene associata a una percentuale che esprime la riduzione della capacità lavorativa o della funzione globale della persona. L’utilizzo di queste tabelle, regolato dal Decreto Ministeriale 5 febbraio 1992 e successive modifiche, consente alla Commissione Medica di valutare il grado complessivo di compromissione della salute e, conseguentemente, riconoscere i vari diritti, tra cui:

  • Assegni mensili di assistenza (invalidi civili parziali: dal 74% al 99%).
  • Pensione d’inabilità (invalidi totali: 100%).
  • Indennità di accompagnamento (invalidi totali non deambulanti o non autosufficienti).
  • Indennità di frequenza (minori con difficoltà persistenti).

Le tabelle specificano anche le diverse categorie patologiche coinvolte (es. malattie cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, oncologiche, psichiatriche, ecc.) e sono integrate ogni anno considerando l’evoluzione delle conoscenze mediche e l’aggiornamento dei criteri valutativi della INPS e delle principali autorità sanitarie nazionali.

La struttura e le categorie delle tabelle di invalidità civile

Le tabelle ufficiali, aggiornate annualmente, suddividono le menomazioni (malattie, perdite di funzione, disturbi psichiatrici e sensoriali) in specifiche categorie, ognuna delle quali è dotata di linee guida dettagliate per la valutazione. Le principali aree sono:

  • Apparato respiratorio
  • Apparato digerente
  • Apparato urinale ed endocrino
  • Apparato visivo, uditivo e vestibolare
  • Apparato locomotore (arto superiore, arto inferiore, rachide)
  • Sistema cardiocircolatorio
  • Sistema nervoso centrale e periferico
  • Patologia psichiatrica
  • Patologie congenite o neoplastiche
  • Altri distretti: immunitario, vestibolare, fisiognomico, fonatorio, stomatognatico

Ciascuna patologia o deficit è attribuito a una o più classi funzionali e, per alcune condizioni, a intervalli percentuali min-max in base alla gravità, come previsto dalla normativa (art. 1, comma 3 e art. 2 comma 2 del D.L. 23 novembre 1988, n. 509 e s.m.i.).

Calcolo delle percentuali di invalidità civile e diritto alle prestazioni

Il calcolo delle percentuali di invalidità segue criteri medico-legali codificati dalle linee guida INPS e dal Ministero della Salute. In caso di infermità unica, si fa riferimento alla percentuale associata alla specifica voce tabellare. In presenza di più menomazioni, si applica il criterio riduzionistico (formula di Balthazard), che permette di determinare la menomazione globale e quindi la percentuale complessiva:

  • 33,33%: riconoscimento status di invalido civile e accesso agevolato a protesi e ausili.
  • 46%: iscrizione al collocamento obbligatorio (categorie protette) dai 18 ai 55 anni.
  • 51%: agevolazioni per congedi per cure.
  • 67%: esenzione ticket sanitario.
  • 74%: diritto all’assegno mensile (18–67 anni).
  • 100%: pensione d’inabilità e indennità di accompagnamento (in alcune condizioni).

Per i minori con difficoltà permanenti è prevista l’indennità mensile di frequenza.

In base alla situazione, il diritto alle provvidenze si estende a cittadini italiani, comunitari iscritti all’anagrafe e cittadini extra UE regolarmente soggiornanti e residenti.

Importi aggiornati 2025

I valori 2025 sono stabiliti dalla Circolare INPS n. 23/2025 e dagli indici ufficiali di rivalutazione. Gli importi variano a seconda della tipologia e della percentuale di invalidità riconosciuta, secondo i seguenti valori indicativi:

Prestazione Importo mensile (euro) Limite di reddito annuo (euro)
Pensione invalidi civili totali 336,00 19.772,50
Assegno mensile invalidi civili parziali 336,00 5.771,35
Accompagnamento invalidi civili totali 542,02 nessuno
Indennità di frequenza minori 336,00 5.771,35
Pensione ciechi civili assoluti (non ricoverati) 363,37 19.772,50
Accompagnamento ciechi civili assoluti 1.022,44 nessuno
Indennità speciale ciechi ventesimisti 229,30 nessuno
Pensione sordi 336,00 19.772,50
Indennità di comunicazione sordi 267,83 nessuno
Lavoratori con talassemia major o drepanocitosi 603,40 nessuno

Per informazioni dettagliate è possibile consultare le fonti ufficiali INPS e la normativa di riferimento pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.

Come funziona la procedura di accertamento e come presentare domanda

Per richiedere il riconoscimento e ottenere le prestazioni, occorre seguire un iter preciso:

  1. Ottenere un certificato medico introduttivo digitale dal proprio medico curante, che accerti la patologia e, se sussistenti, il grado di invalidità.
  2. Presentare la domanda telematica all’INPS tramite il portale istituzionale o tramite patronato abilitato.
  3. Sottoporsi a visita di accertamento presso la Commissione ASL/INPS che valuta il quadro clinico e determina la percentuale di invalidità applicando le tabelle di riferimento aggiornate al 2025.
  4. In caso di riconoscimento, l’INPS provvede alla liquidazione delle prestazioni economiche e/o agli altri diritti correlati, anche in base alla presenza dei requisiti reddituali.
  5. I verbali possono prevedere rivedibilità (richiesta di successivo controllo), indennità provvisorie, trasformazioni in assegno sociale o benefici aggiuntivi a seconda della situazione individuale.

In fase di visita vengono presi in considerazione anche eventuali ausili e protesi, lo stato di compenso della patologia e l’impatto sulla capacità lavorativa o funzionale.

Le basi normative e i riferimenti tecnici delle tabelle di invalidità

La valutazione segue le linee guida principali indicate da:

  • Decreto Ministeriale 5 febbraio 1992 – Criteri di accertamento degli stati invalidanti;
  • Legge 118/1971 – Provvidenze a favore degli invalidi civili, ciechi civili e sordomuti;
  • Decreto Legge 509/1988 – Adeguamento e revisione delle categorie e percentuali di invalidità;
  • Circolari e Allegati INPS annuali – Aggiornamenti di importi e limiti reddituali.

Le tabelle vengono periodicamente modificate, anche in relazione al Prospetto ICD-9-CM e alle evoluzioni delle classificazioni internazionali in ambito medico e sanitario.

Domande frequenti sulle tabelle di invalidità civile 2025

  • Cos’è l’invalidità parziale e quale percentuale bisogna avere?
    La invalidità civile parziale è compresa tra il 33,33% e il 100%. Con almeno il 74% si ha diritto all’assegno mensile, con il 46% si può accedere alle liste per il collocamento mirato, mentre dal 67% è prevista l’esenzione ticket sanitario.
  • Chi può presentare domanda?
    Possono presentare la domanda cittadini italiani o stranieri soggiornanti regolarmente, residenti in Italia e in possesso delle certificazioni richieste.
  • Le patologie vengono valutate singolarmente o tutte insieme?
    Viene applicato sia il criterio della valutazione singola per ogni menomazione sia la valutazione cumulativa secondo la formula di Balthazard quando le menomazioni sono coesistenti ma non funzionalmente collegate.
  • I nuovi importi e limiti di reddito sono già in vigore?
    Sì, gli aumenti 2025 sono stati introdotti ufficialmente dal 1° gennaio 2025.
  • L’indennità di accompagnamento ha limiti reddituali?
    No, l’indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti e invalidi civili totali viene riconosciuta a prescindere dal reddito personale.