Sono diverse le modifiche e agevolazioni quest’anno per il pagamento della Tari 2022 sui rifiuti, a partire dalla possibilità di rateizzazione del pagamento dell’imposta se ci si trova in condizioni economiche difficile, a possibilità di chiedere il controllo dell’importo calcolato a tempi standard fissati per revisione ed eventuali rimborsi da parte dei Comuni.
Quali sono modifiche e agevolazioni di quest’anno per i pagamenti Tari 2022? La Tari, imposta sui rifiuti, è una tassa obbligatoria a livello comunale che deve essere pagata da tutti i cittadini che occupano un’area suscettibile di produrre rifiuti, sia che siano proprietari e sia che siano inquilini, usufruttuari o comodatari, e il calcolo della Tari sui rifiuti si basa sulle quantità di rifiuti prodotti e su numero dei componenti del nucleo familiare, superficie dell’immobile espressi in mq e numero degli occupanti di residenza.
L’importo di pagamento della Tari sui rifiuti non è uguale per tutti i Comuni italiani perché le tariffe vengono definite da ogni singolo Comune e lo stesso calcolo dell’imposta da versare viene effettuato direttamente dal proprio Comune di residenza. Si preparano, tuttavia, a cambiare le regole di pagamento della Tari 2022 e vediamo come.
La prima novità che riguarda i pagamenti Tari 2022, prevista Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani’ (TQRIF), messo a punto con l’obiettivo di assicurare maggiore qualità ed efficienza nel servizio di gestione dei rifiuti, è quella che riguarda la possibilità di rateizzazione del pagamento dell’imposta.
Secondo le modifiche approvate, ogni Comune deve prevedere un piano di pagamento rateizzato della Tari per determinate categorie di soggetti che sono, in particolare:
Tra le altre agevolazioni previste e le modifiche per il pagamento della Tari 2022 per i rifiuti c’è l’introduzione di un tempo preciso per dare risposte alle richieste di attivazione o cessazione di nuove utenze e che, per definizione, deve essere pari a 30 giorni per una percentuale minima del 70 o del 90%, a seconda di quanto decisi da ogni singolo Comune, nonché la nuova possibilità per gli utenti di chiedere verifiche e controlli dei bollettini di pagamento direttamente inviati a casa dai singoli Comuni per il pagamento.
Se si ricevono bollettini di pagamento della Tari 2022 che non risultano corretti, si può presentare al proprio Comune di residenza richiesta di revisione e, se necessario, il Comune stesso deve procedere ad eventuale rettifica dell’importo da versare entro 60 giorni lavorativi, mentre possono arrivare fino a 120 giorni i tempi rimborsi da parte dei Comuni.
Tra le novità che devono essere recepite nei singoli regolamenti Tari 2022 c’è poi il servizio minimo di ritiro su chiamata dei rifiuti gratis.