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Tari 2025 si paga su box, garage o su posti auto? Regole, normative e importi

Tari 2025: si paga anche su box, garage e posti auto? Regole, normative aggiornate e gli importi previsti per le pertinenze dell'abitazione

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Tari 2025 si paga su box, garage o su po

La Tari 2025 interessa non solo le abitazioni, ma anche box auto, garage, autorimesse e posti auto, siano essi dotati o meno di utenze. La normativa prevede che ogni locale, coperto o scoperto, suscettibile di produrre rifiuti urbani, ricade nell’ambito di applicazione della tassa, poiché la potenziale produzione di rifiuti non dipende dalla presenza di collegamenti alle forniture, ma dalla semplice disponibilità e utilizzo degli spazi.

Obbligo di pagamento Tari su box, garage e posti auto

La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che l’imposta sui rifiuti va corrisposta anche per pertinenze come box, garage, cantine e posti auto, anche se i locali non sono allacciati alla rete elettrica o alle utenze idriche e gas (Ordinanza n. 8581/2017 e sentenze successive). Il presupposto d’imposta è infatti la proprietà o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o superfici idonee a generare rifiuti urbani.

Box e garage, insomma, sono inclusi nei fabbricati per i quali è obbligatorio sostenere la tassa rifiuti, mentre ne sono esclusi i posti auto scoperti (come chiarito dal Decreto Legge 147/2013, art. 1, comma 641). Tuttavia, se il posto auto scoperto è situato in un’area utilizzata per attività commerciali o produttive, sarà comunque soggetto a tassazione. Il regolamento Tari 2025 dei Comuni descrive dettagliatamente le casistiche di assoggettamento e di esclusione.

Calcolo della Tari 2025 su box, garage, cantine e posti auto

Il calcolo della Tari viene effettuato dal Comune di riferimento, secondo criteri fissati dalla normativa nazionale (Decreto Presidente della Repubblica 158/1999) e dalle singole Delibere Comunali annuali. La tassa si compone di una quota fissa, proporzionata alla superficie, e di una quota variabile, implicata dalla tipologia di utenza e dal numero dei componenti del nucleo familiare dell’abitazione principale.

Per l’anno 2025, la tariffa sui rifiuti è calcolata sommando i metri quadrati di box, posti auto o garage alla superficie dell’abitazione principale e moltiplicando per le tariffe di riferimento, cui si aggiunge il 5% di addizionale provinciale (TEFA). Non è previsto l’esonero dalla Tari solo perché il box o il garage non è servito da luce, acqua o gas.

  • Per box e garage accatastati come pertinenze, la superficie si somma a quella dell’immobile principale.
  • Per posti auto scoperti condominiali e aree comuni non detenute in via esclusiva, non si paga la Tari.
  • Sono invece tassabili i posti auto esclusivi coperti, anche se privi di fornitura elettrica o idrica.

Il dettaglio dei coefficienti di calcolo può variare secondo il regolamento locale e viene notificato annualmente tramite avviso di pagamento.

Esempio pratico di calcolo

Prendendo ad esempio una famiglia con abitazione principale di 80 mq e box auto di 18 mq, la Tari verrà calcolata sommando le superfici (80+18=98 mq). Sulla metratura aggregata si applicano quota fissa, quota variabile e il tributo TEFA. Il dettaglio preciso degli importi va sempre richiesto all’ufficio tributi del proprio Comune.

Regole ed esclusioni dal pagamento

Il regolamento Tari 2025 prevede casi specifici di esenzione o riduzione solo in determinate condizioni:

  • Locazione breve: se la durata della detenzione è inferiore a 6 mesi nel corso dell'anno solare, la tassa resta a carico del proprietario.
  • Unità immobiliari oggettivamente inutilizzabili (prive di arredo e utenze) possono ottenere la sospensione della tassa previa idonea documentazione.
  • Box, garage e cantine mantengono l’obbligo Tari anche quando sono sprovvisti di forniture, salvo si dimostri la totale mancanza di utilizzo e la non idoneità alla produzione di rifiuti.

La presenza di mobili o l’attivazione anche di una sola utenza (elettricità, acqua, etc.) sono presunzione di “uso” e, dunque, di obbligo di pagamento della Tari (Agenzia delle Entrate).

Scadenze, modalità di pagamento e novità 2025

Le scadenze della Tari sono fissate annualmente dai Comuni. Nel 2025, di norma, gli acconti andranno saldati ad aprile e luglio, con saldo finale entro dicembre. Le modalità di pagamento includono modello F24 (codice tributo 3944 per la Tari), MAV, bollettino postale e la piattaforma PagoPA. È possibile effettuare il versamento anche tramite home banking e, in molti casi, tramite l’app IO per le notifiche.

In alcune città, dal 2025, debutta la tariffa puntuale, che lega la tassa ai rifiuti effettivamente conferiti, non solo ai metri quadri e al numero di occupanti l’immobile. È una novità che riguarda, per ora, pochi Comuni, ma che estenderà gradualmente la logica pay-per-use a tutta Italia nei prossimi anni.

Ulteriore novità per il 2025: il Bonus Tari 2025 diventa operativo per famiglie con ISEE fino a 9.530 euro (o fino a 20.000 euro per nuclei numerosi), garantendo uno sconto in bolletta fino al 25%. L’accesso è automatico, ma occorre che il Comune abbia attivato la misura.

Sanzioni e strumenti di controllo sul pagamento

Qualora la Tari non venga corrisposta nei termini indicati, il Comune invierà un avviso di accertamento, richiedendo il saldo degli arretrati, con l’applicazione di sanzioni e interessi. In caso di pagamento mancato oltre i termini dell’avviso, l’ente può avvalersi delle procedure esecutive dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Le sanzioni possono arrivare a triplicare le somme dovute, ed è fondamentale conservare sempre la ricevuta di pagamento per tutelarsi.

Chi ha bisogno di rateizzare l’importo Tari, può richiedere al Comune di riferimento un piano di rientro, soprattutto se versa in condizioni di difficoltà economica certificate.

Casi particolari

  • Per il box o garage di nuova costruzione, l’obbligo Tari scatta dalla data di inizio dell’occupazione, comunicata all’ufficio tributi.
  • Nel caso di box auto dati in affitto, l’imposta è dovuta da chi effettivamente utilizza il box (cioè l’inquilino in caso di locazione superiore ai 6 mesi), mentre in caso di locazioni inferiori resta in capo al proprietario. 
  • Seconda casa e pertinenze: per box o garage associati a seconde case, la Tari è comunque dovuta, salvo si dimostri oggettiva inutilizzabilità (assenza di utenze e arredi).



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