Le domande per aderire dalla sanatoria del Decreto Rilancio che permette la regolarizzazione di colf a lavoro in nero si possono presentare dal prossimo primo giugno e fino al 15 luglio 2020 o all’Inps o allo Sportello unico per l'immigrazione nel caso di regolarizzazione di cittadini extra Ue.
Tra le misure contenute nel nuovo Decreto Rilancio varato dal Governo Conte ancora per fronteggiare l’emergenza coronavirus quando siamo entrati nella cosiddetta Fase 2 di graduale riapertura di tutte le attività produttive e commerciali vi è la sanatoria per la regolarizzazione di colf in nero o straniere senza permesso di soggiorno. Vediamo come aderire alla sanatoria e quali sono tasse e contributi necessari da versare.
Datori di lavoro che hanno intenzione di regolarizzare la propria colf a lavoro in nero o con permesso di soggiorno scaduto possono aderire alla sanatoria prevista dal Decreto rilancio che permette di stipulare un regolare contratto di lavoro alle lavoratrici che però soddisfino determinate condizioni che sono:
Per la regolarizzazione di colf in nero o senza permesso di soggiorno il governo ha previsto costi differenti a seconda che a richiedere la regolarizzazione siano datori di lavoro o lavoratrici stesse. In particolare è previsto un pagamento di:
Per aderire alla sanatoria del Decreto Rilancio è necessario, come sopra detto, dimostrare che la colf risulti stabilmente residente in Italia da prima dell’8 marzo, giorno in cui è scattato il lockdown nel ostro Paese, dimostrazione che si può fare tramite rilievi fotodattiloscopici, cioè tramite il procedimento di identificazione con prelievo delle impronte digitali da parte delle forze dell'ordine.
La colf deve, inoltre, avere la dichiarazione di presenza, cioè la dichiarazione di ingresso in Italia per visite, studio o lavoro, turismo che viee rilasciata all'autorità di frontiera o al questore della provincia di arrivo, e per le lavoratrici straniere, avere il permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 non rinnovato. La regolarizzazione permette di avere un regolare permesso di soggiorno della durata di sei mesi e che può poi alla scadenza essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Le domande per l’adesione alla sanatoria per la regolarizzazione delle colf devono essere presentate o all'Inps per la regolarizzazione di colf cittadine italiane, o allo Sportello unico per l'immigrazione nel caso di regolarizzazione di cittadini extra Ue. Per quanto riguarda i tempi della sanatoria, le domande di regolarizzazione si possono presentare dal prossimo primo giugno e fino al 15 luglio 2020.