Il telelavoro è una delle modalità lavorative più consolidate nel panorama italiano, che ha subito importanti evoluzioni normative nel corso degli anni. Nel 2025, il quadro giuridico che disciplina il telelavoro è definito da una serie di normative nazionali, contratti collettivi e orientamenti giurisprudenziali che ne regolano l'applicazione sia nel settore pubblico che privato.
Il telelavoro è una modalità di prestazione lavorativa che consente al dipendente di svolgere la propria attività professionale a distanza, utilizzando tecnologie informatiche e di comunicazione. A differenza dello smart working, il telelavoro presenta caratteristiche più rigide:
La disciplina del telelavoro in Italia trova il suo fondamento principale nella Legge 191 del 1998, che all'articolo 4 stabilisce le linee guida per l'implementazione del lavoro a distanza. La legge 191 del 1998 fornisce delle linee guida su uso della postazione, modalità di connessione e applicabilità sia al settore pubblico che privato.
Il telelavoro è disciplinato anche da:
È importante distinguere il telelavoro dallo smart working, disciplinato dalla Legge 81/2017:
Telelavoro:
Smart working:
La Direttiva Ministeriale del 29 dicembre 2023 stabilisce le regole valide nel 2025 per il telelavoro nella pubblica amministrazione, introducendo modalità semplificate di accesso e nuove procedure di gestione.
I contratti collettivi nazionali del comparto pubblico prevedono specifiche disposizioni per il telelavoro:
L'accesso al telelavoro nel settore pubblico avviene attraverso:
Nel settore privato, il telelavoro è disciplinato principalmente da accordi individuali tra datore di lavoro e dipendente, nel rispetto delle normative vigenti e dei contratti collettivi applicabili.
I CCNL di categoria contengono spesso specifiche disposizioni sul telelavoro:
Il D.Lgs. n. 80/2015 prevede l'esclusione dal computo dei limiti numerici per l'applicazione di particolari normative quando il datore di lavoro privato ricorre al telelavoro per motivi legati alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
I diritti fondamentali del telelavoratore includono:
I principali doveri comprendono:
Il datore di lavoro deve:
Dal punto di vista fiscale, il telelavoro non comporta particolari variazioni:
Il telelavoro è un diritto del lavoratore?
No, il telelavoro è generalmente subordinato all'accordo con il datore di lavoro, salvo casi specifici come i lavoratori disabili.
Posso lavorare da qualsiasi luogo?
Nel telelavoro tradizionale no, la postazione deve essere predeterminata e autorizzata dall'azienda.
Chi paga le spese per connessione e strumentazione?
Generalmente è il datore di lavoro a fornire strumentazione e connessione, ma dipende dall'accordo sottoscritto.
Posso essere licenziato se rifiuto il telelavoro?
No, il rifiuto del telelavoro non può essere motivo di licenziamento, salvo specifiche clausole contrattuali.