Non esiste un tempo universale e uguale per tutti di attesa per la successione. Entro 12 mesi dal decesso, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione ma la pratica può essere poi rapida o meno a seconda dei beni che passano in successione o anche della modalità scelta di presentazione della dichiarazione, se online o meno.
Quando una persona scompare i suoi beni passano in successione agli eredi e vengono loro trasmessi in base alle cosiddette quote di eredità, a prescindere dal fatto che sia stato fatto testamento. Anche in presenza di testamento, infatti, oltre ai beni destinati dal defunto a specifici eredi, l’eredità deve essere divisa per quote legittimarie.
L’eredità lasciata dal defunto può essere accettata come anche rifiutata dagli eredi. Hanno tempo dieci anni per decidere cosa fare e spesso in presenza di debiti che superino il valore dell’eredità, quest’ultima viene rifiutata. Accettando, invece, l’eredità, si avvia la cosiddetta successione. Vediamo quali sono i tempi di attesa per la successione.
La successione dell’ereditaria è un procedimento giuridico che prevede il trasferimento del patrimonio del defunto ai suoi eredi. La successione prevede quote ereditarie di divisione del patrimonio tra gli eredi e:
La dichiarazione di successione per l'eredità deve essere presentata entro dodici mesi dal decesso. I tempi per la successione, grazie alla modalità online di presentazione del documento direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sono piuttosto rapidi. Tutto dipende da cosa decidono di fare gli eredi.
Stando alle regole in vigore, infatti, è possibile fare domanda di successione usando il Modello 4 disponibile sul sito delle Entrate e da consegnare poi all’ufficio territoriale competente correttamente compilato; o online tramite software specifico che permette di presentare sia la dichiarazione di successione sia la domanda di voltura.
Per immobili e conti correnti la successione è rapida, perché alle banche basta anche un’autocertificazione. I tempi si allungano nel caso di depositi o conti postali perché per la pratica la può impiegarci anche mesi.
L’imposta di successione è una tassa che gli eredi devono versare quando l’eredità ammonta ad un determinato valore. Ma non tutti i beni ne sono soggetti. L’imposta di successione si paga, infatti, su:
Sono esenti dal pagamento dell’imposta di successione i titoli di Stato, i titoli di debito pubblico, Tfr, le imprese familiari, i beni sottoposti a vincolo di interesse culturale, i crediti vantati verso lo Stato e veicoli registrati presso il PRA per cui vale una diversa tassazione.