Terza guerra mondiale: ora X nel 2017?

Qualcuno ha detto che il 2017 potrebbe essere l’anno cruciale per lo scoppio della terza guerra mondiale. Un conflitto che avrebbe esiti catastrofici per il pianeta e per la stessa razza umana

Autore: Luigi Mannini
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Terza guerra mondiale: ora X nel 2017?

Cos’è la terza guerra mondiale?

La terza guerra mondiale è un'ipotesi storica di conflitto mondiale tornata di attualità. È un tema dibattuto da giornalisti oltre ad essere stata oggetto di studi e pianificazioni sui possibili scenari da parte delle autorità militari e civili.

Per capire quanto il tema del possibile scoppio della terza guerra mondiale sia sentito e quanto mai attuale nel mondo basta prendere in esame i risultati di una ricerca empirica che si può fare analizzando i dati delle ricerche sul web. Semplicemente provando a capire quante persone hanno utilizzato il principale motore di ricerca sull’argomento si stima che la ricerca per terza guerra mondiale tra gli utenti italiani è aumentata del cinquecento per cento nell’ultimo periodo, mentre la query Terza Guerra Mondiale 2017 registra un rialzo del trecentocinquanta per cento.

Non sono mancati nemmeno articoli, analisi ed interviste che addirittura provano a prevedere quando scatterà l’ora X. Addirittura qualcuno si è spinto a dire che già il 2017 potrebbe essere l’anno cruciale. Ma vediamo più da vicino quale è la situazione attuale e perché la paura del possibile scoppio di un conflitto di dimensioni globali con esiti certamente catastrofici per il pianeta e per la stessa razza umana vista la potenza distruttiva enorme degli arsenali militari in dotazione alle principali potenze militari mondiali.

Ora X nel 2017 per la terza guerra mondiale

Ma cosa spinge a pensare che l’ora X sia fissata nel 2017? Perché si sente parlare così spesso di un possibile scoppio della terza guerra mondiale? I motivi sono tanti e difficilmente sintetizzabili in un solo articolo. Certo è che dopo anni di relativa tranquillità e di speranza seguiti al crollo dell’Unione Sovietica e quindi con la fine della Guerra Fredda in molti avevano sperato che l’umanità finalmente avesse imparato la lezione e si fosse messa in marcia verso un futuro di pace e benessere duraturo, e invece.

E invece le cose non sono andate proprio così. Tra le cause da non sottovalutare molti ascrivono anche l’acqua che, da bene di consumo primario ed intoccabile, indispensabile per la stessa vita sulla Terra, sta piano piano diventando una ricchezza di inestimabile valore. Per non parlare degli esiti nefasti di carestie e crisi economiche che stanno letteralmente provocando esodi massicci di profughi alla ricerca della salvezza. Provocando, come effetto collaterale, il ritorno di pulsioni razziste e xenofobe anche in Europa e in Italia. Pulsioni che la storia non è riuscita a sconfiggere e che stanno piano piano tornando prepotentemente alla ribalta.

Basterebbe questo scenario, descritto in maniera sintetica, per capire il perché si parla tanto della terza guerra mondiale. Alcuni, come Horacio Villegas, un veggente noto a livello mondiale per aver previsto l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d'America già nel 2015, ha raccontato al Daily Star una sua profezia secondo la quale l’ora X sarebbe dovuta scattare il tredici maggio 2017 . Profezia che proseguiva indicando che la Russia diffonderà i suoi errori per il mondo suscitando guerre e persecuzioni contro la Chiesa, i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate. Insomma, a meno che la guerra non sia iniziata senza che nessuno se ne sia accorto, il fatto che stiamo qui a raccontarlo testimonia che l’ora X non è ancora arrivata.

Eppure gli scenari che preoccupano non mancano. Per esempio in Penisola Coreana dove da quando Trump è stato eletto alla Presidenza degli Stati Uniti il termometro della tensione è sempre molto, molto alto. Anche la Siria, dove Russia e Stati Uniti si fronteggiano da diversi anni è una polveriera pronta a scoppiare. Per non parlare della guerra tecnologica che piano piano sta assumendo contorni sempre più definiti. Una guerra condotta secondo il principio che se nessuno lo vede non vuol dire che non succede. Questo è il principio che guida la cyber war, un conflitto che va avanti da anni oramai e che viaggia nascosto agli occhi dell’opinione pubblica. Secondo gli esperti, anche le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti sarebbero state manipolate dagli hacker.

Non ci sono prove certe a riguardo ma sappiamo che le forze in campo nel cyberspazio sono le stesse che si fronteggiano in Corea del Nord: Usa, Russia e Cina. Zona viola. Pochi lo sanno ma anche il Kashmir, al confine tra Pakistan e India, è un territorio conteso da anni tra le due potenze asiatiche. Entrambi i paesi schierano migliaia di militari a presidiare la zona di propria competenza e, spesso, capita che piccole scaramucce si trasformino in vere e proprie crisi diplomatiche. Finché non entreranno in campo i big resterà un conflitto regionale. E infine il Mar Baltico.

La Russia lo ritiene un territorio strategico per evitare sconfinamenti da parte della Nato. La Svezia e la Finlandia, preoccupate dall’attivismo di Putin, hanno già richiamato migliaia di riservisti. Trump, ovviamente, sostiene le manovre Nato al confine tra Polonia e Russia. Se ne parla poco, ma sta diventando uno dei posti più a rischio per la stabilità del globo.