Tredicesima: come si calcola e quando si prende

Chi percepisce la tredicesima e come si calcola: regole e tutto quello che c’è da sapere e controllare in busta paga

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Tredicesima: come si calcola e quando si

Cos’è la tredicesima?

La tredicesima mensilità è uno stipendio aggiuntivo che viene percepito dai lavoratori dipendenti entro il mese di dicembre. La cifra erogata dal datore di lavoro non corrisponde all’importo di uno stipendio pieno, ma ad una percentuale della consueta retribuzione mensile.

La tredicesima mensilità viene erogata a tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, anche a colf e badanti, e per chi svolge un lavoro regolato dal contratto a chiamata la tredicesima viene stabilita a livello orario. L’erogazione della tredicesima è un dovere da parte del datore di lavoro, se prevista, e nel caso in cui quest’ultimo non assolva al pagamento nei termini stabiliti, cioè il mese di dicembre come fosse una sorta di regalo di Natale, il lavoratore ha la possibilità prima di inviare una lettera di sollecito, poi, nel caso in cui continui a tardare l’accredito, anche di rivolgersi al proprio sindacato di riferimento per ottenere quanto spettante. Ma quanto vale l’erogazione della tredicesima e come si effettua il calcolo?

Tredicesima mensilità: come si calcola

La tredicesima mensilità è pari a un dodicesimo della retribuzione annuale lorda e si calcola in base ai mesi in cui il dipendente ha lavorato, per cui per conoscerne l’entità bisogna moltiplicare il numero dei mesi di lavoro per la retribuzione lorda mensile e dividere l’importo ottenuto per il totale delle mensilità lavorate, cioè dodici. La tredicesima matura anche quando il dipendente non svolge il proprio lavoro per ferie, maternità o riposi giornalieri per allattamento, malattia, cassa integrazione, ma non rientrano nel calcolo della tredicesima il lavoro straordinario, l’indennità per ferie non godute e i periodi di aspettativa. E’ bene sottolineare che la tredicesima viene calcolata nel Tfr.

Tredicesima mensilità: quanto si prende

Spiegate le regole generale di calcolo della tredicesima, per capire quanto si prende di tredicesima basta controllare la propria busta paga e vedere la retribuzione lorda mensile e gli altri elementi che concorrono al calcolo. Per il conteggio complessivo devono essere considerate:

  1. eventuali indennità di contingenza o per la mansione svolta;
  2. scatti di anzianità;
  3. terzi elementi;
  4. EDR (Elemento Distinto della Retribuzione);
  5. trattamento di vacanza contrattuale.

E’ importante anche considerare gli importi che devono essere sottratti per ottenere l’importo finale. Devono, infatti, essere detratte dal calcolo le ritenute fiscali, calcolate in base alle aliquote mensili, eventuali contributi sociali e l’anticipo di ratei versati per l’Inail. Per fare un esempio pratico di calcolo della tredicesima mensilità, se una persona ha lavorato dal primo di marzo 2016 fino al 31 dicembre 2016 per 1000 euro lordi mensili, il calcolo da effettuare è di moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi lavorati o il totale delle mensilità, cioè 1.000 euro di retribuzione lorda mensile per 10, che sarebbe il numero di mesi lavorati, diviso 12, che è il totale mensilità, per la cifra finale di 833,33 euro.

L’importo previsto dalla tredicesima rientra nell’imponibile previdenziale, quindi è previsto il pagamento dei contributi, sia da parte del lavoratore sia da parte del datore di lavoro, mentre per quanto riguarda l’Irpef sulla tredicesima, si applicano le aliquote usate per le retribuzioni passate, ma gli scaglioni mensili vengono calcolati senza aggiungere l’imponibile a quello relativo alla retribuzione del mese di dicembre, tempo entro il quale, ribadiamo, la tredicesima viene erogata ogni anno ai lavoratori cui spetta.

Per quanto riguarda la tassazione della tredicesima del datore di lavoro, dovrà applicare le percentuali di lordizzazione previste dalla normativa e che, in particolare, sono:

  1. 1,101201%  per aziende con meno di 15 dipendenti;
  2. 1,104851% per aziende con più di 15 dipendenti;    
  3. l’1,062022% per gli apprendisti.