Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, la tredicesima in cassa integrazione viene pagata e viene calcolata sulla retribuzione globale prevista per il lavoratore per le ore di lavoro non prestate. Ciò significa che nel calcolo della retribuzione percepita per ogni ora di cassa integrazione sono compresi i ratei della tredicesima.
La tredicesima mensilità come gratifica natalizia a lavoratori dipendenti pubblici e privati è prevista da tutti i contratti nazionali di lavoro e sono previste anche regole specifiche di calcolo della tredicesima. La domanda che molti si pongono, però, è se la tredicesima viene pagata durante la cassa integrazione.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, la tredicesima in cassa integrazione viene pagata e viene calcolata sulla retribuzione globale prevista per il lavoratore per le ore di lavoro non prestate. Ciò significa che nel calcolo della retribuzione percepita per ogni ora di cassa integrazione sono compresi i ratei della tredicesima.
Precisiamo che, seppur la legge parli di un importo di cassa integrazione da erogare ai lavoratori nella misura dell’80% dello stipendio mensile, generalmente gli stessi lavoratori percepiscono un importo di cassa integrazione che non è l'80% dello stipendio, ma è risulta più basso. Il calcolo della tredicesima in cassa integrazione varia a seconda che si tratti di una cassa integrazione a zero ore o a rotazione.
Nel caso della tredicesima in cassa integrazione a zero ore, cioè per lavoratori che sono per tutto il mese in cassa integrazione o comunque con zero ore lavorate durante la settimana intesa dal lunedì al sabato, il calcolo dei ratei della tredicesima avviene sulla retribuzione globale.
I contratti nazionali di lavoro in caso di cassa integrazione a zero ore possono, in particolare, prevedere:
Nel caso della tredicesima in cassa integrazione a rotazione, cioè per lavoratori che lavorano solo alcune ore nel corso del mese e altre ore sono in cassa integrazione, è prevista la maturazione di due quote di tredicesima:
Per calcolare la tredicesima che il datore di lavoro deve pagare al lavoratore bisogna fare considerare il coefficiente delle ore lavorabili nell'anno. Per esempio, se un lavoratore in un mese di 176 ore lavora 100 ore e 76 ore è in cassa integrazione, il rateo (1/12) di quel mese viene riconosciuto nella misura di 100/176.