Tutte le spese che si possono scaricare avendo una casa-ufficio. Lista 2022 aggiornata

Sicuramente più critica è la situazione in termini di deducibilità per le partite Iva con regime forfettario rispetto a quanto previsto nel regime ordinario.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Tutte le spese che si possono scaricare

Spese casa-ufficio, quali si possono scaricare nel 2022?

Tra le spese casa-ufficio da dedurre ci sono l'attivazione di un collegamento Internet e quelle per le utenze di luce e telefono. Ebbene, tutte queste spese possono essere scaricate nella misura del 50%. Nella lista 2022 aggiornata rientrano anche i costi per l'affitto se l'abitazione non è di proprietà e quelli per il condominio. Sono tanti i casi particolari da valutare.

Sarà perché il mondo del lavoro sta cambiando molto rapidamente, ma è in costante crescita il numero dei lavoratori che esercita la propria attività da casa. In buona sostanza ricavano all'interno dell'abitazione uno spazio per lavorare, quasi sempre una stanza.

La situazione più tipica è quella delle partite Iva, siano esse con regime forfettario o con regime ordinario. La differenza non è affatto di secondo piano perché, come analizzeremo nel corso di questo articolo, cambia la prospettiva sulle spese che il lavoratore può scaricare.

Prima di analizzarle e scoprire quali sono, facciamo presente che il termine scaricare è quello comunemente usato, ma che dal punto di vista fiscale occorre parlare di detrazione e deduzione. Esaminiamo quindi:

  • Spese casa-ufficio, quali si possono scaricare nel 2022
  • C'è anche non può scaricare alcuna spesa casa-ufficio

Spese casa-ufficio, quali si possono scaricare nel 2022

In linea di massima sono numerose le spese che un professionista che ha trasformato parte della sua casa in ufficio può scaricare. Dall'attrezzatura professionale ai corsi di formazione, dalla cancelleria ai software gestionale, l'elenco è molto lungo.

A noi interessa però sapere qual è la situazione fiscale specificamente per le spese promiscue, quelle cioè che riguardano sia la casa e sia il lavoro. Pensiamo ad esempio ai costi per l'attivazione di un collegamento Internet o quelli per le utenze di luce e telefono. Ebbene, tutte queste spese possono essere dedotte nella misura del 50%.

Nella lista 2022 aggiornata rientrano anche i costi per l'affitto se l'abitazione non è di proprietà e quelli per il condominio. Essendo una disposizione prevista per le spese promiscue, non c'è alcuna necessità di distinguere tra consumo per lavoro e consumo personale.

Via libera anche per l'acquisto di beni strumentali, ma con una specificazione: se il costo unitario è inferiore a 516,46 euro, la deduzione integrale è ammessa nello stesso anno d'imposta e non parzialmente di anno in anno. Sicuramente interessante perché è il caso della ristrutturazione casa-ufficio, evento tutt'altro che raro. I costi possono essere dedotti nella misura del 50%.

C'è anche non può scaricare alcuna spesa casa-ufficio

Sicuramente più critica è la situazione in termini di deducibilità per le partite Iva con regime forfettario poiché nulla è recuperabile.

Tuttavia la sua applicazione permette di usufruire di una serie di semplificazioni e agevolazioni tra cui l'applicazione al reddito conseguito di un'imposta sostitutiva del 15% da liquidare con le regole stabilite per il versamento dell'Irpef, l'esclusione dall'applicazione degli Isa (ex studi di settore), il non assoggettamento a ritenuta alla fonte dei compensi e a Iva delle operazioni attive e indetraibilità dell'Iva sugli acquisti.

Allo stesso tempo il reddito è determinato in maniera forfettaria attraverso l'applicazione di un coefficiente di redditività` ai compensi percepiti con conseguente irrilevanza dei costi e delle spese, non c'è lacuna assunzione della qualifica di sostituto d'imposta ed è previsto l'esonero dalla tenuta delle scritture contabili sia ai fini Iva che reddituali.

Ecco infine l'esclusione dall'Irap e l'esonero dalle liquidazioni e dei versamenti periodici Iva dalla dichiarazione annuale e dalla comunicazione clienti che sono anche fornitori. Di fatto, i contribuenti con il regime forfettario hanno solo pochi obblighi.

Come quello di integrare le fatture per le operazioni di cui risultano debitori di imposta con l'indicazione dell'aliquota e della relativa imposta, da versare entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni, senza diritto alla detrazione dell'imposta relativa.

Oppure di certificare i corrispettivi e numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali. Nel regime di tassazione ordinario, soggetto alle aliquote di tassazione Irpef esistono invee due possibili regimi contabili: semplificata e ordinaria con possibilità di scaricare parte delle spese sostenute per l'esercizio della propria attività.