Tutte le tipologie di comodato d'uso di una casa e quali scegliere in base necessità e convenienza

Quali sono le diverse tipologie attualmente disponibili per dare una casa in comodato d’uso: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
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Tutte le tipologie di comodato d'uso di

Quali sono tutte le tipologie di comodato d'uso di una casa?

Sono diverse le tipologie di comodato d’uso di una casa che si possono stipulare, da contratto di comodato d’uso gratuito, che può essere sia verbale, a comodato d’uso oneroso a contratti di comodato d’uso di una casa a tempo determinato o indeterminato.
 

Quali sono tutte le tipologie di comodato d'uso di una casa e quali scegliere in base necessità e convenienza nel 2022-2023? Sono diverse le modalità tra cui è possibile scegliere per dare una casa. Se si è, infatti, proprietari di un immobile non adibito a propria residenza, è possibile sfruttarne la proprietà e dare la casa in affitto, o in usufrutto o in comodato. Vediamo di seguito in particolare quali sono le diverse tipologie attualmente disponibili per dare una casa in comodato d’uso.

  • Comodato uso casa gratuito verbale e scritto regole 2022-2023
  • Comodato d’uso casa oneroso leggi in vigore
  • Comodato d’uso casa a tempo determinato o indeterminato


Comodato uso casa gratuito verbale e scritto regole 2022-2023

Il contratto di comodato d’uso gratuito per un immobile permette ad un soggetto, denominato comodante, di prestare ad un altro soggetto (comodatario) un immobile, come una casa o qualsiasi altro immobile, senza ricevere alcun compenso in cambio né pagamento del canone, come accade per i contratti di affitto, e si può fare sia in forma scritta sia in forma verbale. 

Per la stesura di un contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile che risulti valido è bene sapere cosa scrivere precisamente perché ci sono alcune essenziali informazioni da conoscere e indicazioni da seguire per non incorrere in errori. In particolare, nel contratto scritto di comodato d’uso gratuito bisogna riportate i seguenti dati:

  • dati personali, generalità, codice fiscale di chi concede un bene in comodato, comodante;
  • dati personali, generalità, codice fiscale di chi riceve un bene in comodato, comodatario;
  • dati del bene immobile concesso ed estremi catastali;
  • la possibilità di uso gratuito specificando, nel caso in cui fosse definita tra le parti, la durata del comodato d’uso, o non indicando nulla nel caso in cui il comodato d’uso gratuito fosse a tempo indeterminato.

Bisogna, inoltre, specificare la modalità di uso del bene da parte del comodatario, come ad esempio se sarà usato esclusivamente come civile abitazione e che le spese di ordinaria manutenzione sono a carico del comodatario.

Alla fine del contratto bisogna riportare luogo e data e le firme di comodante e comodatario.

Una volta redatto, il contratto di comodato d’uso gratuito dell’immobile, lo stesso deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula esclusivamente all’Agenzia delle Entrate, e non online con la procedura RLI che generalmente si usa per i contratti di locazione, presentando:

  • due copie degli atti da registrare;
  • fotocopia delle carte d'identità del comodante e del comodatario;
  • marca da bollo da 16,00 euro per ogni 100 pagine di contratto;
  • modello 69 compilato:
  • copia del modello F23 che attesta il versamento dell'imposta di registro.

Precisiamo che solitamente si opta per il comodato d'uso gratuito di una casa quando si ha la necessità di dare una casa ai propri figli o altri parenti stretti.

Le leggi in vigore non obbligano a fare un contratto di comodato d’uso gratuito in forma scritta e, infatti, può essere anche verbale tra le parti.

La stipula verbale di un contratto di comodato d’uso gratuito deve però basarsi sul presupposto di un forte rapporto di fiducia tra le parti, perché non prevedendo nulla di scritto si può incorrere nel rischio che una delle due parti non rispetti gli accordi presi e in tali casi nulla potrebbe fare la parte lesa per rivendicare i propri diritti. Nei casi di eventuale controversia, infatti, in mancanza di un documento scritto sarebbe la parola di una parte contro l’altra. 

Comodato d’uso casa oneroso leggi in vigore

Insieme al comodato d’uso gratuito, la legge italiana prevede anche il comodato d’uso oneroso. Il comodato d’uso oneroso di una casa è una forma contrattuale di comodato d’uso che prevede il pagamento di una determinata somma come contributo alle spese per l’immobile. 

Ciò non significa che chi riceve una casa in comodato d’uso oneroso debba pagare un canone di locazione mensile, come accade per un normale contratto di affitto casa, ma si impegna a contribuire al pagamento di determinate spese, come per esempio la quota spettante di spese condominiali, o il pagamento Imu, che solitamente spetta sempre ai proprietari delle case date in comodato d’uso.

Comodato d’uso casa a tempo determinato o indeterminato

I contratti di comodato d’uso, che siano gratuiti o onerosi, stipulati in forma scritta o in forma verbale, possono anche essere a tempo determinato o a tempo indeterminato. In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore 2022-2023, un contratto di comodato d’uso se è a tempo determinato, prevede la restituzione del bene ricevuto entro i termini stabiliti da contratto, anche e soprattutto quando si tratta di un comodato d’uso gratuito, mentre quando si tratta di comodato d’uso a tempo indeterminato, non sono previsti limiti di tempo entro il quale bisogna lasciare il bene ricevuto in comodato ai legittimi proprietari. 

A seconda della necessità che si ha del proprio immobile in comodato, si sceglie tra comodato d'uso a tempo determinato o indeterminato se si ha necessità di riavere la casa entro tempi certi per un suo successivo ulteriore impiego, per esempio se si ha intenzione di venderla, prima o poi.