Nel caso di figli minorenni, i genitori rispondono dei debiti contratti. Se il figlio non può saldare il debito contratto, il creditore può rivalersi sui beni della mamma e del papà. Ma i casi particolari sono numerosi.
Una volta spente le 18 candeline, il figlio diventa responsabile dei suoi debiti e deve assumersi i suoi impegni economici. Può quindi essere condannato con giudizio se non paga i suoi debiti. Quando firma un contratto, si impegna solo per se stesso ma non impegna i suoi genitori.
È quindi importante ricordare di pensare attentamente ai potenziali impegni. Tuttavia, è ovviamente sempre possibile saldare un debito al posto del figlio maggiorenne. In estrema sintesi, ogni individuo è personalmente responsabile dei propri debiti. Approfondiamo la questione dei debiti dei figli maggiorenni che ricadono sui genitori ovvero:
Debiti dei figli: quando devono essere pagati dai genitori
Responsabilità dei genitori per i debiti contratti dai figli
C'è innanzitutto un limite anagrafico di cui tenere conto. Nel caso di figli minorenni, i genitori rispondono dei debiti contratti. Se il figlio non può saldare il debito contratto, il creditore può rivalersi sui beni della mamma e del papà. Un eventuale contratto stipulato da un minore può comunque essere annullato dai genitori se concluso da un soggetto incapace. Se però i debiti derivano da fatti illeciti, non è possibile annullare con i genitori chiamati a pagare il debito per il figlio.
Se i figli sono maggiorenni, i debiti non ricadono mai sui genitori. A meno che il figlio maggiorenne conviva con i genitori e c'è di mezzo c'è un pignoramento mobiliare. Si tratta infatti di una circostanza in cui il creditore può rivalersi sui beni in casa.
Se il figlio maggiorenne vive ancora sotto il tetto dei genitori ed è oggetto di una procedura di sequestro, solo i suoi beni saranno confiscati dall'ufficiale giudiziario. Inoltre, i genitori sono responsabili dei debiti del figlio defunto, quando accettano la successione. Se vogliono sottrarsi ai debiti del figlio defunto, devono rifiutare la successione, cioè l'eredità.
Un caso particolare è quello dei debiti di gioco in quanto non è prevista la distinzione tra maggiorenni o meno. Le disposizioni vigenti prevedono infatti che non possono essere rivendicati con i meccanismi legali in quanto sono considerati obbligazioni naturali che non possono essere rivendicati per via giudiziaria.
Sebbene i genitori siano sempre responsabili dei loro figli minorenni, non lo sono degli atti causati dai loro figli maggiorenni. Quest'ultimi sono infatti responsabili delle conseguenze dei loro atti e gesti. Per quanto riguarda i debiti, solo i figli maggiorenni sono obbligati a pagarli.
I genitori non devono sostenerli a meno che non abbiano stipulato un contratto per risolverli. Ad esempio, se hanno la garanzia di saldare gli affitti che non sarebbero pagati dai loro figli. Il maggiorenne che commette un reato si assume quindi le conseguenze a suo carico con i genitori che non possono sostituirsi ovvero non possono pagare le multe per suo conto o scontare una pena detentiva.
Ricordiamo quindi che, disposizioni legislative in vigore, un figlio non deve saldare i debiti dei genitori, qualunque sia la loro natura: crediti non pagati, debiti di affitto, danni. I genitori si impegnano per se stessi e quindi non coinvolgono i propri figli.
Affinché i figli siano responsabili dei debiti contratti dai genitori, devono aver preso un impegno, ad esempio facendosi garante dei propri debiti in un contratto di fideiussione. Ciò presuppone un impegno volontario e scritto da parte loro.