Quando si parla di conti correnti bancari, di conti deposito e di costi fissi e variabili occorre tenere conto di una serie di particolarità. Le voci di spesa a carico del correntista sono infatti numerose ed è indispensabile riuscire a districarsi al meglio per evitare di pagare più del dovuto.
Da una parte ci sono alcuni costi inevitabili, come ad esempio quelli legati alla tassazione. Dall'altra ci sono invece i costi a discrezione delle banche, quelli cioè che gli istituti di credito possono prevedere o meno in un regime di libera concorrenza. Approfondiamo in questo articolo:
Conto corrente, quali sono i costi fissi e variabili aggiornati
Quale conto corrente è conveniente scegliere
Possiamo dividere le spese operative per la gestione di un conto corrente in due gruppi: spese fisse e spese variabili.
Gli oneri fissi si riferiscono agli oneri di struttura il cui importo non varia a seconda della banca o della operatività dei correntisti. Le spese variabili comprendono le spese proporzionalmente influenzate dal livello di attività. Costi fissi e costi variabili costituiscono le due componenti da tenere in considerazione quando si esaminano le differenti voci di spesa per conti correnti e conti deposito:
Carta bancomat
Commissioni per le operazioni
Estratto conto
Imposta di bollo
Invio cartaceo delle comunicazioni
Massimo scoperto trimestrale
Spese di chiusura del conto corrente
Spese di liquidazione
Per quanto riguarda le carte bancomat, le banche possono chiedere di essere retribuite per la fornitura di questo strumento, ma non è da escludere la gratuità, almeno dal punto di vista formale. Altrimenti il costo annuale può essere di circa 19 euro, con nessun costo per prelievo presso gli sportelli della propria banca, mentre su altri istituti la commisione può essere tra 1-2 euro circa (talvolta, però, è gratuita)
Quando si parla di commissioni per le operazioni si fa riferimento alle spese per effettuare un bonifico, un prelievo con carta di credito o bancomat, la domiciliazione delle bollette, l'emissione di un assegno. Non ci sono costi identici per tutti gli istituti di credito, ma cambiano da banca a bancae possono variare da 0,50-1 euro se fatti online a ben 5 euro allo sportello.
La versione cartacea dell'estratto conto comporta un costo variabile che è legato anche alla periodicità dell'invio tra i 2-5 euro. La versione elettronica è invece generalmente gratuita.
L'imposta di bollo è invece fissa: per i conti correnti intestati a persone fisiche con un saldo medio annuale che non supera la soglia di 5.000 euro non è prevista alcuna imposta. Per tutti gli altr, il costo è di 34,20 euro. Da segnalare un caso particolare: i conti correnti intestati a persone giuridiche richiedono una imposta di bollo di 100 euro l'anno.
Quando si parla di invio cartaceo delle comunicazioni ci sono similitudini con l'estratto conto: le comunicazioni spedite via posta tradizionale dall'istituto di credito può avere un costo sul cliente finale. Per massimo scoperto trimestrale si intende l'interesse che la banca applica se ricorre al fido. Si tratta di uno dei costi a cui prestare attenzione in quanto può essere elevato.
Anche se lo abbiamo inserito in questo elenco, non sono applicate spese di chiusura del conto corrente. Tuttavia è utile controllare. Diverso è il caso delle spese di liquidazione in quanto alla fine dell'anno solare o di un determinato periodo intermedio, di solito ogni trimestre, sono calcolati interessi e spese a carico del cliente.
Qualche esempio per risparmiare nella scelta del conto corrente e dei servizi associati? Controllare l'estratto conto solo attraverso i servizi forniti gratuitamente dalla banca: sportello bancomat e invio a casa trimestrale. Oppure chiedere la domiciliazione delle bollette: il servizio è quasi sempre gratuito e ti eviterà ulteriori spese. Ma anche prelevare sempre da sportelli bancomat della propria banca per evitare commissioni inutili.
Rispetto a questo scenario, il costo di gestione dei conti correnti è sempre più caro e gli interessi sono pressoché inesistenti. Difficile quindi trovar un conto corrente davvero più conveniente degli altri, anche se in un'ottica pluriennale il risparmio può essere avvertito.
Il suggerimento è allora di controllare e conservare tutta la documentazione relativa al conto correnti attivato sia perché solo così è possibile accorgere di eventuali peggioramenti delle condizioni sia perché fa fede in caso di contestazioni. In ogni caso la banca sia tenuta a informare il consumatore di eventuali cambiamenti delle condizioni contrattuali e quest'ultimo può recedere dal contratto senza penali.