Sono diversi i modi che i genitori possono scegliere per aiutare i figli a comprare casa, i migliori al momento sembrano essere richieste di prestito con cessione del quinto, richieste di altra forma di prestito personale o richiesta di anticipo del Tfr, Trattamento di fine rapporto, a lavoro.
Come fare ad aiutare un figlio a comprare casa? E’ obiettivo e desiderio di tutti i genitori, avendone le possibilità, aiutare i propri figli a comprare casa, decisione che spesso si prende per alleggerire i loro carichi economici in un periodo che è particolarmente difficile e che, soprattutto ai più giovani, non offre molte garanzie e tutele.
Ci sono genitori che risparmiano una vita intera per poter arrivare, in tarda età, a dare ai figli ciò di cui hanno bisogno, altri che economicamente sono benestanti e possono permettersi di aiutare di per loro i propri figli a comprare casa. Ma non solo. Vediamo allora quali sono tutti i modi migliori per aiutare a comprare casa ai figli nel 2023.
Sono diversi i modi possibili che i genitori possono avere per aiutare i figli a comprare casa nel 2023, soprattutto come:
Uno dei primi modi cui si può ricorrere per aiutare i figli a comprare casa è quello di richiesta di un prestito con cessione del quinto, tipologia di prestito valida solo per lavoratori dipendenti e pensionati che, per legge, viene rimborsato direttamente con trattenute in busta paga o nella pensione per un importo non superiore, appunto, ad un quinto dello stipendio netto mensile.
Un prestito con cessione del quinto può avere una durata massima di 120 mesi e per averlo non è necessario specificare la motivazione per cui viene richiesto. Precisiamo che possono richiedere un prestito con cessione del quinto solo per lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e pensionati e non è una forma di prestito valida per lavoratori autonomi liberi professionisti titolari di Partita Iva.
Il grande vantaggio del prestito con cessione del quinto è quello di non incorrere in alcuna sanzione, visto che non si corre il rischio di saltare pagamenti delle rate di rimborso. Inoltre, i prestiti con cessione del quinto hanno un tasso fisso e si possono richiedere anche se i genitori sono eventualmente segnalati al Crif come cattivi pagatori.
La cessione del quinto è solo una tipologia di prestito che un genitore può richiedere per aiutare un figlio nell'acquisto di casa. Ci sono, infatti, diversi altri tipi di prestiti personali che possono essere richiesti dai genitori per aiutare i figli in spese extra, sia che si tratti di lavoratori dipendenti, sia che si tratti di lavoratori autonomi, sia che si tratti di pensionati.
I lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, previa maturazione di almeno 8 anni di anzianità di lavoro presso lo stesso datore di lavoro o azienda possono anche richiedere un anticipo del Tfr, Trattamento del fine rapporto, che tra le motivazioni previste per cui è possibile chiederlo prevede proprio quello dell'acquisto di una casa per sè o i propri figli.
Chiedendo un anticipo del Tfr per l'acquisto di una prima casa ai figli, i lavoratori possono ottenere fino al 70% dell'importo di Tfr maturato fino al momento della richiesta. Se, per esempio, dopo 30 anni di lavoro, un lavoratore dipendente ha maturato 30mila euro di Tfr, chiedendo il 70% può aiutare il figlio a comprare casa dandogli 21mila euro.
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