La strada più rapida e per certi versi più rapida per chiedere e ottenere un rimborso da parte dell'Agenzia delle entrate è la presentazione di una istanza relativa alle imposte dirette o alle imposte sul reddito.
Cosa fare se durante l'anno un contribuente dovesse versare più tasse di quante ne dovrebbe pagare? E se ha sostenuto spese che prevedono una detrazione fiscale? In entrambi i casi, la soluzione è chiedere e ottenere i rimborsi sulle tasse da pare dell'Agenzia delle entrate? Come vedremo in questo articolo, le strade sono differenti, eccole:
Rimborsi da Agenzia delle entrate, come fare a ottenerli
Attenzione ai tempi medi per ottenere un rimborso fiscale
La strada più rapida e per certi versi più rapida per chiedere e ottenere un rimborso da parte dell'Agenzia delle entrate è la presentazione di una istanza relativa alle imposte dirette o alle imposte sul reddito. Il contribuente deve precisare qual è l'importo richiesto, perché ha diritto al rimborso, i documenti a supporto della sua richiesta, anche per velocizzare le tempistiche.
Dal punto di vista strettamente operativo, deve consegnare la domanda all'ufficio dell'Agenzia delle entrate competente per territorio in base al domicilio fiscale del contribuente. Ma non è il solo punto di riferimento in quanto la richiesta per il rimborso dei versamenti eccedenti o non dovuti relativi all'imposta di registro e alle altre imposte indirette diverse dall'Iva va invece presentata all'ufficio territoriale delle Entrate in cui risulta registrato l'atto o la successione a cui è collegato il versamento.
L'altra strada percorribile per la richiesta di rimborso di imposte dirette è la trasmissione via Posta elettronica certificata o posta ordinaria, attraverso i servizi telematici del sito dell'Agenzia delle entrate, allo sportello insieme alla documentazione a supporto e copia del documento di identità in corso di validità.
Naturalmente il contribuente può sempre chiedere e ottenere i rimborsi fiscali attraverso la dichiarazione dei redditi. In questo modo il rimborso viene erogato direttamente dal datore di lavoro con la busta paga o dall'istituto di previdenza con il cedolino della pensione.
Se c'è quindi un altro aspetto a cui prestare attenzione è quello dei tempi medi per ricevere un rimborso da parte dell'Agenzia delle entrate. Non è infatti prevista una data unica di erogazione. Più genericamente viene riconosciuto al primo stipendio utile dal mese successivo in cui il sostituto d'imposta riceve il prospetto di liquidazione.
In relazione ai redditi da pensione, il pagamento è previsto dal secondo mese successivo alla comunicazione del prospetto di liquidazione ovvero un mese di attesa in più rispetto a quanto avviene per i lavoratori. Provando comunque a tirare le fila, l'erogazione del rimborso fiscale è previsto entro il sesto mese dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui non arrivi puntualmente nella busta paga o nel cedolino della pensione è possibile contattare il sostituto di imposta o l'Agenzia delle entrate.
Le strade per farsi sentire sono numerose. Telefonicamente attraverso i numeri 848.800.444 e 06.96668907 per chi chiama dal cellulare o 06.96668933 dall'estero. Oppure via web attraverso il sito dell'Agenzia delle entrate. Se il rimborso non viene effettuato, si può anche fare richiesta all'ufficio delle Entrate del luogo di residenza. In questo caso, occorre allegare una certificazione con cui il datore di lavoro o l'ente pensionistico attesti di non aver eseguito il conguaglio e di non aver rimborsato le imposte.
Come viene quindi fatto notare dalle entrate, l'utilizzo del credito per pagare con compensazione le imposte da versare con il modello F24 è l'alternativa al rimborso. Quello richiesto con la dichiarazione può essere ridotto a seguito dei controlli fiscali, ma può accadere che il credito a favore del contribuente sia maggiore di quello atteso.