Sono 3 i principali passaggi burocratici da seguire quanto muore l'intestatario dell'auto. Il primo è la sottoscrizione dell'atto di accettazione dell'eredità. Il secondo è la registrazione dell'atto al Pra entro 60 giorni dall’autentica dell’accettazione dell'eredità. Il terzo è l'aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione civile.
C'è un iter procedurale ben preciso da seguire nel caso in cui muoia l'intestatario dell'auto e occorre entrarne formalmente in possesso. La prima e basilare cosa da fare è accettare il veicolo. Nel caso di rifiuto dell'eredità viene meno il requisito fondamentale di conseguenza non occorre seguire alcun passaggio burocratico.
Lo step successivo è la comunicazione della decisione al Pra (Pubblico registro automobilistico) ovvero del passaggio di proprietà. Serve per avviare le pratiche per il cambio di intestazione dell'auto.
Il nuovo proprietario è quindi chiamato a firmare, autenticare e presentare l'atto di accettazione dell'eredità all'Aci e alla Motorizzazione civile. Entriamo quindi nei dettagli dell'iter da seguire, con particolare attenzione a:
Come abbiamo visto, sono 3 i principali passaggi burocratici da seguire quanto muore l'intestatario dell'auto. Il primo è la sottoscrizione dell'atto di accettazione dell'eredità. Il secondo è la registrazione dell'atto al Pra entro 60 giorni dall’autentica dell’accettazione dell'eredità. Il terzo è l'aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione civile.
I documenti da presentare per la trascrizione al Pra sono il certificato di proprietà o foglio complementare (in originale), la carta di circolazione (originale e 2 fotocopie), il documento di identità degli eredi in corso di validità (originale e 2 fotocopie) il codice fiscale degli eredi (in fotocopia), il certificato di morte o dichiarazione sostitutiva (solo per coniuge, ascendenti o discendenti), l'autocertificazione degli eredi, il modello NP3B, il modello TT2119, la dichiarazione sostitutiva per la Dipartimento dei trasporti terrestri (una per ogni erede). Nel caso in cui gli eredi siano più di uno si rende necessaria la compilazione anche del modello NP4B e del modello DTT333.
Senza il certificato di proprietà, l'aggiornamento della carta di circolazione deve essere effettuato presso la Motorizzazione civile dopo la trascrizione dell’atto.
Nel caso in cui il foglio complementare o il certificato di proprietà fosse smarrito, gli eredi hanno titolo per richiederne il duplicato e devono farlo contestualmente alla trascrizione dell’atto di accettazione dell'eredità, esibendo una denuncia di smarrimento, compilando la nota preposta per la richiesta a nome del defunto e aggiungendo alla spesa per la trascrizione 7,44 euro per il duplicato.
Attenzione quindi alla tempistiche perché il passaggio di proprietà dell'auto dopo la morte dell'intestatario deve essere effettuato entro 60 giorni dall'autentica della firma posta sull'atto di accettazione dell'eredità. In caso contrario viene a cadere questa possibilità.
Sono autorizzati a effettuare l’autentica di firma gli uffici provinciali Aci - Pubblico registro automobilistico, gli uffici provinciali Dipartimento dei trasporti terrestri (ex Motorizzazione civile), agenzie di pratiche auto e delegazioni Aci purché abilitate allo Sportello telematico dell'automobilista, uffici comunali e notai.
Dal punto di vista economico, l'erede deve affrontare una serie di costi. Il passaggio di proprietà dell’auto dal defunto prevede infatti una serie di spese che non possono essere evitate.
In particolare sono 10,20 euro di diritti Dipartimento dei trasporti terrestri per la Motorizzazione civile, a cui aggiungere i costi per i versamenti postali, 16 euro di bollo per l’aggiornamento della carta di circolazione, 27 euro di pratica Aci; 48 euro di bollo per la registrazione al Pra entro 60 giorni dall’autentica della firma (oltre questo limite temporale l’importo viene maggiorato con sanzioni e interessi), da 150,81 euro di Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) a cui moltiplicare 3,51 euro per ogni kW superiore a 53 kW e l’eventuale maggiorazione stabilita dalla provincia di immatricolazione.
Dal punto di vista economico, l'erede deve affrontare una serie di costi.