Un contratto di affitto casa per essere considerato regolare deve essere fatto in forma scritta, riportando tutti i dati di proprietario di casa, inquilino e relativi all'immobile, e sottoscritto da entrambe le parti, e deve essere registrato, per legge, all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula. Si tratta di un obbligo non valido però solo nel caso in cui il contratto di affitto sia di durata inferiore ai 30 giorni nell’arco dell’anno.
Un contratto di affitto è un accordo legale tra un proprietario di un immobile e un inquilino, che definisce i termini e le condizioni per l'uso dell'immobile in cambio di un canone di locazione. Questo contratto stabilisce i diritti e gli obblighi di entrambe le parti, nonché la durata del periodo di locazione.
In Italia, la registrazione del contratto di affitto è sempre obbligatoria indipendentemente dalla tipologia contrattuale scelta. La registrazione del contratto di affitto avviene presso l'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente per territorio e comporta il pagamento di un'imposta di registro. È importante rispettare i termini previsti per la registrazione, pena l'applicazione di sanzioni.
Nonostante l'apparente universalità del requisito di registrazione, esistono alcune situazioni specifiche dove il contratto di affitto casa potrebbe non richiedere una registrazione formale. Questa eccezione include i contratti di locazione a uso turistico che non superano i 30 giorni complessivi in un anno.
Per procedere con la registrazione di un contratto di locazione, è possibile optare per una delle seguenti modalità:
Contestualmente alla registrazione del contratto occorre versare l’imposta di registro, normalmente pari al 2% del canone annuo. Di solito, la responsabilità della registrazione del contratto di locazione ricade sul locatore, ma in alcuni casi può essere concordata una suddivisione delle spese al 50%.
Il mancato rispetto dell'obbligo di registrazione di un contratto di affitto può esporre sia locatore che locatario a sanzioni pecuniarie, con multe proporzionali alla durata del contratto e all'ammontare dell'affitto. È possibile garantire l'adempimento dell'obbligo anche dopo la scadenza dei termini, ossia oltre 30 giorni dalla sottoscrizione. Questo si applica alla registrazione tardiva del contratto di locazione, un'azione che agisce retroattivamente per risolvere la situazione. Di conseguenza, i soggetti coinvolti non possono essere ritenuti responsabili civilmente; tuttavia, sono previste sanzioni fiscali per il ritardo nel pagamento.