Hai ricevuto soldi, beni o casa in donazione? Puoi essere sempre o quasi costretto a restituire

Cause e tempi entro quando deve avvenire la revoca di una donazione fatta: cosa prevedono leggi in vigore nel 2022 e chiarimenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Hai ricevuto soldi, beni o casa in donaz

Fino a quando di può revocare una donazione a figli, amici o parente?

La revoca della donazione, oltre ad essere possibile solo per ingratitudine o sopravvivenza dei figli, vale solo se fatta entro determinati limiti di tempo. In particolare, per revocare una donazione per ingratitudine, il tempo per presentare la domanda al giudice è di un anno dal giorno in cui il donante ha saputo dell’eventuale evento che ha dimostrato l’ingratitudine di chi ha ricevuto la donazione, mentre per revocare una donazione per sopravvenienza di figli, la domanda deve essere presentata entro cinque anni dal giorno della nascita del figlio o della scoperta dell’esistenza del figlio.
 

Fino a quando di può revocare una donazione fatta a figli, amici o parente? La donazione rappresenta un atto formale con cui un soggetto decide in piena libertà e autonomia di cedere un bene, come una casa o altro immobile, o soldi, o altro rientrante tra i suoi beni e patrimoni ad una terza persona e possono essere figli, amici, parenti.

Si tratta di un atto generalmente irrevocabile e che si compie in pieno spirito di liberalità con lo scopo di arricchire, in qualsiasi modo, un’altra persona. Tuttavia, ci sono casi in cui è possibile revocare una donazione e perché tale revoca si possa esercitare si devono rispettare anche precisi limiti temporali. 

  • Quando si può revocare una donazione a figli, amici o parente
  • Entro quanto tempo si può revocare donazione a figli, amici o parenti

Quando si può revocare una donazione a figli, amici o parente

La donazione si può revocare solo per le cause previste dalla legge che sono:

  • per ingratitudine; 
  • per sopravvenienza di figli.

Il primo caso si verifica quando chi ha ricevuto la donazione è considerato ingrato nei confronti del donante e compie atti molto gravi nei confronti dello stesso donante, per esempio calunnia pesantemente il donante, o tenta di uccidere il donante o il coniuge, o un discendente, o arreca volontariamente danno al suo patrimonio.

Il secondo caso si verifica quando al momento della donazione a figli, amici o parenti, il donante non aveva o non sapeva di avere figli per cui quando il figlio viene riconosciuto, la donazione può essere revocata in favore di altre persone e fatta eventualmente nei confronti dei figli.

Non sono revocabili per legge le donazioni remuneratorie e obnuziali. 

Entro quanto tempo si può revocare donazione a figli, amici o parenti

La revoca della donazione, oltre ad essere possibile solo nei casi sopracitati e cioè per ingratitudine o sopravvivenza dei figli, vale solo se fatta entro determinati limiti di tempo.

In particolare, per revocare una donazione per ingratitudine, il tempo per presentare la domanda è di un anno dal giorno in cui il donante ha saputo dell’eventuale evento che ha dimostrato l’ingratitudine di chi ha ricevuto la donazione.

Per revocare, invece, una donazione per sopravvenienza di figli, la domanda deve essere presentata entro cinque anni dal giorno della nascita del figlio o della scoperta dell’esistenza del figlio.

Per revocare una donazione a figli, amici o parenti, chi ha effettuato la donazione deve rivolgersi al giudice di competenza e se la domanda viene accolta, chi ha ricevuto la donazione deve restituire quanto avuto in donazione. Se chi ha ricevuto la donazione non è più in possesso dei beni ricevuti, allora deve, per legge, restituire il corrispettivo valore in denaro del bene donato. Per la revoca di una donazione a figli, amici o parenti è necessario che un notaio rediga un atto pubblico e bisogna pagare tasse, imposte e onorario del notaio previsto.