Stando a quanto previsto dalle leggi 20201, esiste un limite massimo di coltivazione della marijuana perché sia considerata legale e si riferisce più che al numero massimo di piante di marijuana che si possono detenere, al quantitativo di sostanza che se ne può ricavare. Ciò significa che il limite massimo di coltivazione di marijuana, perchè sia legale, deve essere riferito più che altro alla percentuale di Thc (la sostanza psicoattiva contenuta) contenuta, al massimo dello 0,6%.
Vi è un limite massimo di coltivazione di marijuana perché sia legale o non esiste? Coltivare la marijuana non è quasi mail legale a meno che non sussistano determinate condizioni che permettono la coltivazione in casa e a patto che sia esclusivamente a uso personale.
Per non incorrere in reato e dimostrare che la coltivazione della marijuana è a uso personale ci sono limiti stabiliti da rispettare per la coltivazione stessa. Vediamo allora cosa prevede la legge 2022 in merito.
bisogna conservare l’etichetta dei semi piantati, per dimostrare l’appartenenza a un tipo di marijuana legale. Anche la ricevuta di acquisto dei semi deve essere conservata, per controllare che siano stati acquistati da un venditore autorizzato.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, pur non essendo in linea generale mai legale coltivare marijuana in casa, effettivamente esiste un limite massimo di coltivazione di marijuana perché sia legale. Se, infatti, la coltivazione di marijuana è ad esclusivo uso personale e in quantità minime, allora il soggetto non rischia di incorrere in alcun reato né relativa conseguenza.
Secondo quanto deciso dalla Corte di Cassazione, avere coltivazioni di marijuana è legale se:
Quando si parla di limite massimo di coltivazione della marijuana perché sia legale relativo a minime dimensioni di piante non si fa, in realtà, riferimento preciso ad un limite in termini assoluti di numero di piante che si possono coltivare per rimanere nei confini della legalità. Potrebbero, infatti, essere 3, 4 e fino a 10 o qualcuna in più.
Recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno puntato l’attenzione più che sul numero massimo di piante di marijuana che si possono detenere, sul quantitativo di sostanza che se ne può ricavare. Ciò significa che il limite massimo di coltivazione di marijuana, perchè sia legale, deve essere riferito più che altro alla percentuale di Thc (la sostanza psicoattiva contenuta) contenuta, al massimo dello 0,6%. Se si superare il limite dello 0,6%, si rischia una denuncia e la reclusione dai 2 a i 6 anni di carcere.