Auto aziendali 2022, aumento tasse. Ecco quanto pagano di più dipendenti e aziende
La stangata sulle auto aziendali 2022 è arrivata. La legge di Bilancio triplica il reddito imputato ai dipendenti per la possibilità di utilizzarle con la formula dell'uso promiscuo ovvero in parte per ragioni di lavoro e in parte per motivi personali. Sono tre le principali novità da segnalare:
Non solo, ma il medesimo ritocco all'insù è previsto anche per la trattenuta sullo stipendio di chi non ha reddito in natura perché restituisce all'azienda la quota corrispondente all'uso privato.
I soli esonerati dalla nuova normativa sono gli agenti di commercio perché poi sono compresi dipendenti e amministratori in riferimento a auto, veicoli per trasporto promiscuo e moto.
La doccia fredda è arrivata con il cambiamento alla prima bozza del disegno di legge di Bilancio 2022. Rispetto alla versione originaria trova infatti spazio la triplicazione del reddito imputato ai lavoratori per l'uso promiscuo dell'auto aziendale.
Dal 30% (quota forfettaria immaginata per l'uso personale dell'auto nel corso di una settimana) si arriva al 100%. Se entriamo nei dettagli scopriamo che il fringe benefit tassato nel 2022 arriva a 7.210 euro e porta la trattenuta per Irpef, addizionali e contributi Inps a quasi 2.000 euro.
In realtà occorre allargare lo sguardo perché l'aumento da 2.163 euro a 7.210 euro del fringe benefit tassato aumenta il reddito complessivo del contribuente con una serie di conseguenze a catena.
Pensiamo ad esempio diritto a percepire gli 80 euro del bonus Renzi mensile: nel caso in cui il limite di reddito annuo sfori le soglie attuali, ecco che la busta paga diventa più leggera.
Proviamo a fare un esempio concreto delle nuove norme sulle auto aziendali, quello di un lavoratore dipendente a cui è stata data in uso promiscuo una autovettura Fiat 500X 1.3 T4 con 120 CV che, in base alle tariffe Aci 2022 (il 31 dicembre saranno disponibili quelle aggiornate per il 2022) con un costo chilometrico per una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri pari a 0,4557 euro al chilometro.
A oggi il fringe benefit annuale sulla base delle nuove tabelle Aci corrisponde a 2.050,79 euro ovvero il 30% di 0,4557 euro per 15.000 chilometri. Il compenso è soggetto a Irpef, ad addizionali regionali e comunali e ai contributi previdenziali Inps, per circa 550 euro che finiscono per ridurre lo stipendio reale in busta paga. Ma basta poco per fare altri esempi:
Come quella di Aniasa Confindustria secondo cui si tratta di una ipotesi in contrasto con le indicazioni del Tavolo auto presieduto e con gli impegni dell'esecutivo di sostegno al comparto automotive.