Bollo auto 2015 auto epoca, storiche vecchie 10-20-30 anni: calcolo, regole, pagamento, esenzioni Aci e singole regioni, città

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Scade tra due giorni, il 31 gennaio, il termine di pagamento del bollo auto 2015: ancora caos e differenze pagamento tassa su auto storiche

Scade tra due giorni, il 31 gennaio, il termine di pagamento del bollo auto 2015 ma è caos, soprattutto in riferimento al pagamento della tassa sulle cosiddette auto storiche. Fino allo scorso anno erano infatti esenti dal pagamento del bollo le auto considerate storiche con più di 20 anni di vita, ma la Legge di stabilità 2015 ha cambiato le regole, definendo auto storiche, e quindi esenti dal pagamento, quelle con più di 30 anni. Considerando, però, polemiche e malumore creato da questa novità, diverse regioni hanno deciso di mantenere le norme dell’anno scorso. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

In regioni come Lazio, Puglia, Abruzzo, Campania, Calabria, Molise, Marche, Umbria Val d’Aosta, Liguria, Provincia di Trento, Fiuli Venezia Giulia, Basilicata e Sardegna le auto di età compresa tra i 20 e 29 anni pagheranno 50 euro fino a cc 1000; 100 euro da 1001cc-2000cc; e 200 euro oltre 2001cc. In Lombardia, continuerà ad essere prevista l’esenzione del bollo per i veicoli sopra i vent’anni di immatricolazione, iscritti ai registri Automotoclub Club Storico Italiano (ASI), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana (FMI). Gli stessi veicoli, in Emilia-Romagna, sono completamente esenti.

La Toscana ha invece stabilito una tassa automobilistica ordinaria di 63 euro per le auto e 26,25 euro per i motocicli; in Veneto, i veicoli tra i 20 e 30 anni sono esenti dal bollo solo se utilizzate per competizioni o ricerca tecnica ed estetica, mentre tutti gli altri pagheranno regolarmente la tassa, rispettando quanto previsto dalla nuova Legge di Stabilità.

In Piemonte, invece, la giunta ha deciso addirittura la proroga del pagamento del bollo per i veicoli storici al 28 febbraio, nell'attesa che qualcosa venga chiarito dal governo stesso, tanto che lo stesso presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha precisato che l'Aci sta sollecitando “misure correttive che tutelino le poche auto ultraventennali veramente storiche di fronte alle tante, troppe, auto vecchie”.