Coronavirus, pagamento bollo auto sospeso nelle Marche
Il costo del bollo auto non è fisso, ma varia in base alla regione di residenza, alla potenza della vettura e alla classe ambientale di appartenenza. La scadenza è stata prorogata.
C'è anche la regione Marche ad aver sospeso il bollo auto e lo ha fatto per alleviare il carico di spese in queste settimane di diffusione del contagio del coronavirus.
L'imposta è gestita dalle singole regioni e dunque spetta proprio a loro assumere in piena autonomia questa decisione. Si tratta di una vera e propri imposta sul possesso del veicolo e va pagato ogni anno alla propria regione di residenza.
L'aspetto centrale di cui tenere conto è che il pagamento va versato indipendentemente dal reale utilizzo ovvero dal numero di chilometri percorsi. Il costo non è fisso, ma varia in base alla regione di residenza, alla potenza della vettura e alla classe ambientale di appartenenza.
E soprattutto, a meno di casi particolari, va corrisposto tutti gli anni per garantirsi la copertura per 12 mesi. Come vedremo meglio nell'articolo, Il rinnovo del bollo auto 2020 nella regione Marche come nelle altre deve essere effettuato entro l'ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza riportata sul tagliando.
Analizziamo adesso la normativa di emergenza approvata ed esattamente
Stop al versamento del bollo auto 2020 per tutto il periodo di emergenza del coronavirus con le auto che possono liberamente circolare senza incorrere in sanzioni o senza aspettarsi la ricezione della cartella di pagamento dell'Agenzia delle entrate.
Salta ovvero viene parzialmente modificato lo schema classico di versamento del bollo auto ovvero
Calendario alla mano, la Regione Marche ha deciso di prorogare fino al 31 luglio il pagamento del bollo auto. Entro quel giorno, che coincidere con la fine del periodo di emergenza, occorre mettersi in regola.
Solo nel caso di mancato rispetto di questa nuova data scattano le sanzioni: 0,2% in più per ogni giorno di ritardo per versamenti entro 14 giorni dalla scadenza, 3% in più per ogni giorno di ritardo a cui vanno sommati gli interessi, pari all’1% annuo tra i 15 e i 30 giorni dalla scadenza, 3,75% per ogni giorno di ritardo più la quota di interessi se è maggiore ai 30 giorni ma inferiore a un anno, 30% dell'importo più gli interessi se il ritardo è maggiore di un anno.