Bollo auto, molti aspetti importanti che in pochi sanno e che si devono conoscere

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bollo auto, molti aspetti importanti che

Bollo auto le cose da conoscere e sapere

Il bollo auto tra esenzioni, pagamenti e rischi . Tutto quello che si dovrebbero sapere e molti non sanno

Il bollo auto cresce di costo e nel frattempo ci sono diverse attese per l'anno prossimo, ma già varie modifiche e cambiamenti sono avvenuti quest'anno
 

Iniziamo da un presupposto: il bollo auto va pagato sempre e comunque, anche se la vettura non circola sulle strade e rimane ferma in garage per tutto il tempo. Di fatto si tratta di una tassa sul possesso e non di una imposta legata all'effettivo utilizzo dell'auto. Non passare alla cassa per versare quanto dovuto ha allora un costo ovvero i possessori del veicoli coinvolto devono mettere in conto alcune conseguenze: il fermo amministrativo, la cartella esattoriale e il pignoramento. In realtà, le norme stabiliscono perfino la radiazione del veicolo dal Pubblico registro automobilistico se gli arretrati sono superiori a tre annualità. Meglio allora ricordarsi di regolarizzare la propria posizione ovvero pagare il bollo auto nei tempi previsti e non farsi sorprendere in difetto.

I rischi

Anche adesso occorre una premessa: il mancato pagamento del bollo auto va in prescrizione dopo tre anni, ma con una particolarità. I tempi di decorrenza possono essere interrotti con una diffida di pagamento o con la notifica dell'accertamento da parte della Regione di residenza o dell'Agenzia delle entrate. Insomma, sembra realmente difficile riuscire a scappare dal versamento di questa tassa. E attenzione al giusto conteggio perché i tre anni non si calcolano dal giorno in cui è scaduto il pagamento, come nel caso della maggior parte dei debito non pagati, bensì dal primo gennaio dell'anno successivo a quello in cui è scaduto il pagamento. Di conseguenza sono un po' più lunghi dei canonici tre anni.

L'alternativa a non pagare a oltranza è mettersi in regola in ritardo, pur con l'aggiunta di sanzioni. Se la posizione viene sanata 14 giorni, la multa è pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo; dal 15esimo al 30esimo giorno all'1,5% dell’importo originario della tassa automobilistica; dal 31esimo al 90esimo giorno all'1,67% dell'importo originario della tassa automobilistica; dal 91esimo giorno a 1 anno al 3,75% dell'importo originario della tassa automobilistica; oltre 1 anno al 30% della tassa dovuta oltre gli interessi moratori da calcolare per ogni semestre di ritardo.

Al via controlli nuovi

Tempo di grandi novità sul fronte bollo auto e multe pace fiscale perché entro la fine dell'anno potrebbe arrivare la norma che, a ben precise condizioni, porta al condono di quanto non versato. Nel frattempo occorre fare i conti con la stretta attualità ovvero i controlli attivati dall'Agenzia delle entrate per la verifica del bollo auto non pagato. Sono iniziati in Lombardia, ma destinati ad allargarsi a macchia d'olio in tutte le altre regioni. E i risultati sono sorprendenti perché il tasso di irregolarità - in attesa di conoscere i numeri ufficiali - sembra essere piuttosto elevato. Anche se è pur vero che l'attenzione del fisco è rivolta alle auto con targa estera, i cui proprietari sono dal punto di vista statistico più propensi a evadere l'imposta.

Non c'è dubbio che la novità più attesa è appunto quella dell'inserimento delle multe e del bollo auto non pagato nella pace fiscale che l'esecutivo sarebbe intenzionato a varare. Non resta che attendere facendo presente come questa sia una vera e propria tassa sul possesso del veicoli, da versare in base alla potenza del veicolo, espressa in kW oppure in cavalli, e del suo impatto sull'ambiente. Ed è su questo mese che la Guardia di finanza, la Regione Lombardia e l'Agenzia delle entrate hanno stretto un accordo per individuare gli evasori. L'intesa prevede che le Fiamme gialle, anche sulle base di quanto in possesso dalle forze dell'ordine, comunicheranno alla Regione i dati dei possessori di auto non in regola con le scadenze.

Questa nuova fase operativa avrà la durata di un anno, tacitamente rinnovabile dalle parti interessate alla scadenza. Come spiegato allora dal comandante regionale Lombardia della Guardia di finanza, Pietro Burla, la sottoscrizione di questo protocollo operativo costituisce una nuova declinazione della trasversalità dell'operato delle Fiamme gialle. La tendenza è infatti quella di valorizzare i risultati conseguiti nelle quotidiane attività di controllo economico del territorio, in particolare nel contrasto del contrabbando di veicoli, agevolando l'azione di riscossione della tassa automobilistica portata avanti da Regione Lombardia.

A fargli eco è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana., per cui con questo accordo saranno migliorati i risultati raggiunti in tema di contrasto alla circolazione di veicoli con targa estera non in regola con il pagamento della tassa automobilistica, così da investire nuove risorse per i servizi ai cittadini. Si tratta di una intesa che consente di alzare l'attenzione verso alcuni fenomeni al limite del rispetto delle norme vigenti.

Esenzione nuova, si moltiplicano...

Non è affatto detto che il bollo auto va pagato sempre e comunque. O meglio, l'imposta è obbligatoria perché si basa sul presupposto del possesso del veicolo e non dell'utilizzo. Tuttavia ci sono alcuni casi in cui è prevista l'esenzione del pagamento. E trattandosi di una imposta basata a carattere regionale, sono le stesse Regioni a fissare eventuali agevolazioni. La più recente riguarda la Regione Lombardia che ha sancito l'esenzione dal pagamento del bollo auto per tre anni. Destinatari di questa misura sono coloro che rottamano un'auto nemica dell'ambiente ovvero un veicolo inquinante e che in parallelo acquistano una vettura spinta a benzina, ma con emissioni pulite.

Più nel dettaglio, l'amministrazione regionale della Lombardia ha previsto un contributo per imprese e privati cittadini che demoliscono veicoli inquinanti e l'esenzione triennale dal pagamento della tassa auto per le persone fisiche che acquistano autovetture, nuove o usate, euro 5 o 6, non alimentate a gasolio e, nel corso del 2018, demoliscono un veicolo inquinante. A chiudere il cerchio delle facilitazioni si segnala il dimezzamento per un triennio della tassa auto per chi acquista veicoli ibridi con ricarica elettrica esterna. L'iniziativa, da inquadrare nel contesto delle politiche regionali per la difesa della qualità dell'aria e la lotta all'inquinamento atmosferico, si articola allora in tre passaggi.

Innanzitutto il contributo di 90 euro per la demolizione di veicoli inquinanti purché la data del certificato di presa in carico rilasciato dal centro di raccolta autorizzato alla demolizione sia compresa tra il 2 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2019. Quindi l'esenzione dal pagamento della tassa auto per il triennio 2018-2020 per chi nel 2018 acquista un'auto nuova o usata (Euro 0 benzina o diesel, Euro 1 a benzina o diesel, Euro 2 diesel, Euro 3 diesel, autoveicoli a doppia alimentazione benzina e metano o benzina e GPL, omologati all’origine nella classe emissiva Euro 0 oppure Euro 1 a benzina).

Infine, la riduzione del 50% della tassa auto per tre anni, a decorrere da quello di immatricolazione, per i veicoli nuovi di fabbrica con alimentazione ibrida elettrica e benzina e gasolio dotati di strumentazione di ricarica esterna, acquistati tra il primo gennaio 2018 e il 31 dicembre 2020. Occorre poi segnalare che l'esenzione triennale dal pagamento della tassa auto è cumulabile con il contributo per la demolizione e comprende anche il beneficio previsto per l'acquisto di veicoli dotati di strumentazione di ricarica esterna.

E altre regioni

Non si tratta dell'unica regione che propone esenzioni parziali per chi acquista un'auto o la converte in una vettura alimentate a Gpl o a metano. Sconti di varia entità sono infatti in vigore in Puglia, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna, così come a Trento. Di recente si segnala l'iniziativa della Regione Campania: cinque anni di esenzione totale al bollo auto per le auto elettriche. Sono invece tre gli anni di esenzione totale nel Lazio in caso di passaggio alle auto ibride benzina-elettrica o elettrica-idrogeno.