Bollo auto, le sanzioni attuali
Bollo auto multe e sanzioni 2021, tra cui alcune nuove come ritiro patente
Non pagare il bollo auto può costare caro perché si va dalle sanzioni con interessi (contenute se si regolarizza la posizione entro un anno, come vedremo a breve) fino a provvedimenti drastici che entreranno in vigore nel 2021 accompagnati da quelli attuali che resteranno. L'automobilista rischia infatti il pignoramento dei propri soldi depositati, del quinto dello stipendio o della pensione, dei beni mobili all'interno della propria abitazione e naturalmente il fermo amministrativo dell'auto. E nell'immediato futuro le cose potrebbero anche essere peggiori. Perché se è vero che l'esecutivo intende chiudere un occhio e cancellare le pendenze sul bollo auto, dall'altra avrebbe intenzione di ripartire da zero sul fronte automobilistico con la previsione, ad esempio, di ritirare la patente a chi non è in regola con la Rc auto.
Caratteristica di fondo del bollo auto è il suo essere in realtà una vera e propria tassa per il possesso del veicolo. Al di là di rarissime eccezione, va infatti pagata sempre e comunque, anche nel caso di mancato utilizzo del mezzo. L'importo non è ovunque lo stesso perché si tratta di una imposta regionale ed è legata a più variabili come la cilindrata dell'auto, la classe d'inquinamento, l'età del mezzo (oltre i 20 anni viene a cadere il bollo auto) e naturalmente al libero arbitrio della regione di appartenenza. I tempi di pagamento sono presto detti: entro la fine del mese successivo all'anno di immatricolazione del veicolo. Ma cosa succede nel caso di mancato versamento?
Nel caso di versamento in ritardo del bollo auto va messa in conto una maggiorazione di spesa. Ma a ben vedere, se si regolarizza la posizione entro un anno, l'importo è contenuto. Scaduti i 12 mesi, l'impegno economico a suon di sanzioni e interessi diventa ben maggiore. Più precisamente, per chi paga entro i primi 14 giorni dal giorno della scadenza del regolare versamento del bollo auto è prevista una sanzione sull'imposta pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo. Dal 15esimo al 30esimo giorno, la maggiorazione sale all'1,5%; dal 30esimo al 90esimo giorno la sanzione all'1,67%, mentre dal 90esimo giorno a un anno la sanzione è pari al 3,75%. Come accennato, i problemi diventano ben più gravi una volta superata questa asticella temporale.
In questo caso la sanzione schizza del 30%, a cui aggiungere gli interessi dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo. A quel punto la regione di appartenenza può decidere di attivarsi e inviare la cartella esattoriale attraverso l'agente di riscossione competente con la richiesta di pagamento. Ma non lo può fare all'infinito perché ha tre anni di tempo per riuscire a entrare in possesso della cifra che le spetta. Scaduto il triennio, la richiesta di pagamento va in prescrizione. Significa che la regione non può più chiedere la somma per il bollo auto non pagato al proprietario della vettura.