Bollo auto, esenzione ma non solo. Radiazione auto non fa pagare. Quando e come

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bollo auto, esenzione ma non solo. Radia

Radiazione e bollo auto: quando è possibile

Sono due le circostanze che possono portare alla radiazione del veicolo passaggio preliminare dell'esenzione dal bollo auto. Eccole nel dettaglio.

Non ci sono solo le esenzioni (che sono in costante aumento, soprattutto dalle regioni, l'ultima è stata la Lombardia come abbiamo raccontato di 3-5 anni per diverse auto e veicoli), ma anche la radiazione per non pagare il bollo auto. Ecco, come e quando si può procedere in questo senso.
 

Occorre fare sempre riferimento alle norme fissate nella regione di appartenenza perché il bollo auto è la tassa sul possesso dei veicoli che viene riscossa a livello locale. Tuttavia ci sono alcuni tratti comuni che, al netto delle eccezioni, sono valide per tutti. Il classico esempio è quello della radiazione del mezzo perché si tratta del tipico caso in cui è prevista l'esenzione dal pagamento del bollo auto. In estrema sintesi si tratta della cancellazione del veicolo dal Pubblico registro automobilistico e dunque dagli archivi della Motorizzazione. Di conseguenza viene meno l'obbligo del pagamento del bollo auto. L'automatismo è dunque chiaro, ma resta però da scoprire in che modo si arriva a questo punto ovvero quali sono le circostanze che portano alla radiazione del proprio mezzo.

Radiazione e bollo auto: quando è possibile

Sono due le circostanze che possono portare alla radiazione del veicolo passaggio preliminare dell'esenzione dal bollo auto. La prima circostanza è la demolizione dell'auto, la seconda è l'esportazione del mezzo all'estero. Nel primo caso l'usato viene portato al concessionario o a un centro specializzato e la procedura di eliminazione del mezzo dai registri spetta a chi riceve il veicolo da demolire. Chi sceglie la strada dell'esportazione definitiva del mezzo all'estero deve sapere che la procedura è opposta ovvero spetta a lui stesso chiedere la radiazione al Pubblico registro automobilistico e alla Motorizzazione. L'istanza va presentata con tutta la documentazione relativa all'auto, di persona o tramite terzi ovvero un'agenzia specializzata in questo tipo di pratiche relative al mondo automobilistico.

E per documentazione si intende la consegna delle due targhe, anteriore e posteriore, del libretto di circolazione e del certificato di proprietà, sia esso digitale o meno. Va da sé che occorre dimostrare come il veicolo sia già stato esportato o consegnato a chi prende in carico la procedura. Possono naturalmente esserci tanti casi particolari: ad esempio se il veicolo è stato acquistato all'estero, è indispensabile la firma congiunta del nuovo acquirente estero. Se l'acquirente ha già immatricolato l'auto all’estero, occorre presentare la nuova targa, il certificato di proprietà e il libretto di circolazione estero. Qualunque sia il caso, una ricevuta attesta la cancellazione dal Pubblico registro automobilistico e dunque la radiazione del veicolo. Da quel momento in poi si viene esonerati dal pagamento del bollo auto

Decisivo il Pubblico registro automobilistico

E attenzione a non pagare perché per i contribuenti che non si mettono in regola dopo i tentativi di accordo, scatterebbero con maggiore facilità le ganasce fiscali ovvero il fermo amministrativo dell'auto. Si tratta di una misura cautelare che non consentente la circolazione del veicolo. E se in seguito al fermo, il contribuente moroso insiste nel non voler mettersi in regola, le Entrate possono pignorare il mezzo venderlo all'asta. Per cancellare il fermo amministrativo è sufficiente mostrare al Pubblico registro automobilistico il provvedimento di revoca che l'agente della riscossione rilascia al momento del pagamento della multa, maggiorata di sanzioni e interessi, non riscossa dall'Agenzia delle entrate.