Applicare uno sconto del bollo auto a chi rottama la propria vettura per garantire il diritto del cittadino di riavere il denaro di cui non ha usufruito.
Se c'è una imposta su cui le regioni possono intervenire a favore degli automobilisti è il bollo auto. Si tratta infatti di una tassa organizzata e riscossa a livello locale nel contesto di una cornice nazionale. Fa eccezione solo il super bollo sulle super auto, che rimane di competenza statale. E laddove le Regioni non hanno le risorse per proporre incentivi all'acquisto di una vettura a basse emissioni in sostituzione di quella inquinante, può "giocare" con il bollo auto.
In sostanza può proporre uno sconto più o meno variabile all'importo da pagare a favore di chi, ad esempio, decidere di rottamare un veicolo inquinanti. Ed è proprio questa l'ipotesi su cui sta lavorando la Regione Toscana.
Siamo ancora a livello di proposta ovvero di mozione da presentare alla giunta della Regione Toscana, ma le idee sono chiare: applicare uno sconto del bollo auto a chi rottama la propria vettura. Ma attenzione - ed è questa la novità - non viene richiesto l'acquisto di un nuovo veicolo. Il concetto di fondo è l'ingiustizia nel versare un'imposta annuale se poi l'auto viene fatta demolire a distanza di poco tempo (o comunque entro l'anno) dal pagamento della tassa.
Sarebbe più giusto - ragionano i proponenti - restituire quella quota parte di bollo auto pagata a vuoto. Si tratterebbe insomma di un gesto di civiltà garantire il diritto del cittadino di riavere il denaro di cui non ha usufruito. Anche perché poi uno schema simile è applicato anche nelle regioni Piemonte e Lombardia, dove il cittadino può richiedere un rimborso.
A oggi, in Toscana sono esentati dal pagamento del bollo le auto con 30 anni di vita, tranne quelle a uso professionale. Ma se vengono posti in circolazione sono soggetti al pagamento della tassa di circolazione annua fissa di 29,82 euro ovvero non calcolata in base all'inquinamento e alla cilindrata. Stop al versamento dell'imposta anche per le vetture di proprietà di soggetti non vedenti, sordomuti, con grave handicap psichico o mentale, invalidi con gravi limitazioni della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni o veicoli intestati a familiari di cui tali soggetti sono fiscalmente a carico.
La cancellazione può essere richiesta per un solo veicolo. Sono esclusi i veicoli alimentati a benzina con cilindrata superiore a 2000 c.c. e i veicoli alimentati a gasolio con cilindrata superiore a 2800 c.c. Niente è poi dovuto per i veicoli adattati per il trasporto delle persone disabili purché la modifica sia annotata sulla carta di circolazione.
Ed è quindi la leva del bollo auto quella maggiormente sfruttata dalle varie regioni. Basti pensare che accanto alla cancellazione totale c'è pure il dimezzamento per le auto di interesse storico e collezionistico tra 20 e 29 anni se in possesso del certificato di rilevanza storica, annotato sulla carta di circolazione.
Prevista poi la riduzione a un quarto del bollo auto 2019 per le auto a uso promiscuo omologati per la circolazione esclusivamente mediante l'alimentazione del motore con gpl o metano e per quelle - sempre a uso promiscuo - azionate con motore elettrico per periodi successivi ai 5 anni di esenzione totale.