Lotta alla contraffazione online per l'automotive
L'iniziativa di Convey e Associazione nazionale filiera industria automobilistica mira a diventare una best practice che faccia da modello anche per altre associazioni di categoria.
Le difficoltà sono avvertite ovunque e il problema della contraffazione online non risparmia il settore dell'automotive. A tale punto che si è rivelata necessaria l'elaborazione di un progetto pilota per individuare le soluzioni più efficaci per difendersi. E allora, in prima battuta occorre un cambio di prospettiva: l'attenzione non deve essere puntata sui contraffattori ma sui cosiddetti proxi ovvero quei soggetti - sicuramente in numero inferiore - che rendono possibili le attività di commercio elettronico e dunque la circolazione del falso. Colpire insomma le piazze dello scambio e non gli autori materiali che verrebbero così privati del luogo in cui fare affari.
Protagonisti del progetto pilota "Lotta alla contraffazione online su piattaforme di e-Commerce B2B E B2C" sono Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), attiva da anni nella sensibilizzazione dei propri associati sul tema della lotta alla contraffazione, e Convey, società impegnata nei servizi per la lotta alla contraffazione online.
Come hanno evidenziato le parti, il fenomeno ha ripercussioni negative non solo sui fatturati delle imprese produttrici degli originali, ma anche per via della concorrenza sleale subita dai distributori ufficiali, per i rischi che corrono gli acquirenti dei prodotti falsi e per il danno arrecato al sistema socio-economico.
L'iniziativa mira a diventare una best practice che faccia da modello anche per altre associazioni di categoria.
Come è stato spiegato in occasione del primo seminario specialistico, solo una corretta analisi del fake online consente di scegliere la migliore strategia di repressione delle situazioni illecite e di focalizzare l'attenzione sui venditori e sui contraffattori più pericolosi ovvero quelli che gestiscono i volumi più elevati in uno o più mercati serviti dai marketplace. A loro dire, questa capacità di azione deve basarsi su innovative soluzioni tecnologiche di Internet Intelligence e di Business Intelligence, oltre che su un solido know-how legale di IPRs Online Protection.