Autovelox dove sono, posizioni su Google Maps sempre aggiornate. Ma rischio multe c'è ancora

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Autovelox dove sono, posizioni su Google

Google Maps invia avvisi sulla presenza di autovelox e dunque sul rispetto dei limiti di velocità per evitare di incorrere in una multa indesiderata.

La novità della segnalazione degli autovelox sulla nuova versione di Google Maps sta facendo discutere a più livelli. Tra gli automobilisti, innanzitutto, pronti a scoprire se l'app è realmente utile ed efficace ovvero affidabile nell'invio di alert sula presenza di rilevatori di velocità. Ma anche a sapere se questo sistema è legale.

I dubbi sono ancora tanti e non è così scontato riuscire a risolverli. Il punto centrale sugli autovelox è capire e la segnalazione della loro presenza è un deterrente per limitare la velocità. Sapere dove sono, conoscere la posizione su Google Maps aiuta a rispettare le norme del Codice della strada e a prevenire gli incidenti?

Autovelox Google Maps, funziona davvero?

Da tempo Google aveva progettato di arricchire l'esperienza d'uso con le sue Mappe con l'introduzione della funzione di segnalazione degli autovelox. E sebbene piuttosto in sordina la sta portando a termine in più Paesi, tra cui l'Italia. La società di Mountain View non ha infatti ufficialmente confermato o pubblicato un elenco di nazioni che stanno ricevendo i nuovi servizi sul limite di velocità e gli autovelox.

A dirla tutta, queste informazioni sono state confermate dagli stessi utenti, anche perché la modifica non passa dall'installazione di un aggiornamento di Google Maps ma è automatica ovvero avviene lato server. Fatta questa precisazione, la realtà è leggermente diversa dalla teoria.

Nel corso dell'utilizzo, Google Maps invia avvisi sulla presenza di autovelox e dunque sul rispetto dei limiti di velocità per evitare di incorrere in una multa indesiderata con tanto di perdita di punti patente. Ma non sono completi e accurati per la semplice ragioni che non individua le postazioni mobili e temporanee, ma solo quelle fisse.

E tra queste, non tutte sono attive e possono cambiare nel tempo. Le ragioni possono essere tante: decisioni politiche, costi troppi elevati, contenziosi, obsolescenza degli apparecchi, modifiche normative, scadenza di contratti. Pensiamo ad esempio ai tutor autostradali, spenti, sostituiti e parzialmente riattivati.

Sarebbe insomma un errore fatale affidarsi completamente nelle mani di Google Maps per evitare il rischio multe e buona norma rimane naturalmente il rispetto dei limiti di velocità. Ben sapendo che il problema si pone non tanto e non solo sulle autostrade, ma sulle strade statali in cui i limiti sono piuttosto bassi e il rischio sforamento è concreto.

Dove sono posizioni Google Maps

Sebbene la disponibilità globale non sia stata ancora chiaramente confermata, gli avvisi sulla presenza di autovelox sono attualmente in rollout in Australia, Brasile, Bulgaria, Canada, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Ungheria, India, Indonesia, Israele, Italia, Giordania, Messico, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Russia, Arabia Saudita, Slovacchia, Slovenia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti. Google Maps ha anche iniziato a mostrare i limiti di velocità durante la guida agli automobilisti in Danimarca, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti.