Carburanti: rincari prezzi diesel e benzina. Ridotti i consumi. Dilagano truffe alle pompe

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Carburanti: rincari prezzi diesel e benz

Prezzo diesel e benzina in Italia

Il settore delle auto continua a essere al centro dell'attenzione anche per via dei ritardati sconti assicurazioni e per la riforma del bollo auto che non arriva.

Aumentano con continui rincari i prezzi del diesel e della benzina e nell'imediato futuro si dovrebbe continuare così, mentre diminuiscono i consumi segnale che si può interpratare come un minor uso dell'auto epr costi che tenendonoa  asalire in generale sempre più

Da un anno all'altro sono calati del 6,2% i consumi petroliferi italiani. La domanda totale di benzina e diesel è risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate (con il diesel pari a 1,9 milioni e la benzina a 0,6 milioni), facendo così registra una diminuzione dell'8,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il terzo interessante dato rilasciato dall'Unione Petrolifera riguarda i prodotti autotrazione e anche su questo versante il trend è il medesimo: la benzina è diminuita del 9,8% e il gasolio dell'8,4%. Sono numeri che vanno tutti in una sola direzione: quella del caso della vendita di diesel e benzina. E non sarà proprio un caso che si registra un rapporto di inversa proporzionalità tra il consumo di carburante e il prezzo applicato: cala il primo, come abbiamo visto, ma aumenta in seconda.

Prezzo diesel e benzina: Italia tra i mercati più cari

C'è una interessante e aggiornatissima ricerca di Cargopedia, secondo cui l'Italia è uno dei Paesi in cui il costo di benzina e diesel è tra i più cari. E lo è soprattutto in relazione al prodotto interno lordo ovvero al livello del reddito pro capite. Tanto per essere chiari, se la media europea del prezzo è di 1,228 euro al litro, in Italia schizza a 1,521 euro al litro. Numeri più alti sono nei benestanti Paesi Norvegia, Islanda, Danimarca e Paesi Bassi. Le ragioni di questa differenza rispetto al resto dell'Europa sono presto dette e ben note: l'incidenza delle tasse. Sono le famose accise che rimangono costanti anche quando il costo della materia prima cala. Ecco la ragione per cui il prezzo di gasolio e benzina cresce molto rapidamente, ma va giù solo gradualmente e mai sotto una certa soglia.

Se poi entriamo nei dettagli delle accise, ne vediamo delle belle, come il finanziamento della guerra d'Etiopia o per la ricostruzione dopo i terremoti del Belice o dell'Irpinia, ma questa è un'altra storia. E il tutto senza considerare che in altri Paesi le imposizioni fiscali sono anche maggiori rispetto all'Iva italiana. Nel quadro nazionale va poi considerato un altro dato interessante, quello delle auto immatricolate con sistemi di alimentazione alternativa. Sempre secondo l'Unione Petrolifera il tasso di crescita globale è pari all'8,2%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57,5% del totale mentre quelle di benzina sono scese al 31,1%. E ancora: le auto ibride hanno coperto il 3,1% delle nuove immatricolazioni (in aumento rispetto allo scorso anno), le auto elettriche allo 0,1%, quelle alimentate a GPL e a metano rispettivamente al 6,5% e all'1,5%.

A quando gli sconti assicurazioni e la riforma del bollo auto?

Il settore delle auto continua a essere al centro dell'attenzione anche per via di due dei cambiamenti più attesi del periodo. Da una parte ci sono quegli sconti sulle polizze assicurative che tardano ad arrivare, dall'altra la riforma del bollo auto continua a rimanere un miraggio. Tra chi propone di legare l'imposta al tasso di inquinamento prodotto o di cancellarle per aumentare il costo del carburante (ancora una volta), tutto rimane ancora fermo e nella manovra in fase di definizione non c'è spazio per le due disposizioni. A completamento del quadro delle mancate novità, si fanno desiderare anche gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche nonostante sia in crescita il fronte di chi promuove forme di mobilità alternativa ed ecologica. Anche se è pur vero che quando si parla di inquinamento occorre prendere in considerazione non solo quello atmosferico legato alle emissioni.

Pompe, distributori truffe

Si è partiti dalla Puglia con 27 arresti e denuncie, ma è un fenomeno che sta avendo dopo segnalazioni in titta Italia di cittadini  e associazioni dei consumatori controlli in tutte le regione dalla stessa Guardia di Finanza
Le truffe sono le più svariate. Si va dall'allungare la benzia con acqua e tiplogie di olio differente, truffando anche le imposte, in quando si dichiara meno caraburante acquistato e se ne vende falsamente di più oltre che chiaramente i consumatori fino a quelle dove i prezzi nei cartelloni all'ingresso della pompa sono minori di quelli effettivamente praticati all'interno del distributore. E poi ci sono anche coloro che sono proprio intervenuti sulle pompe stesse e i meccanisimi di erogazioni facendo apparire dei dati falsi sempre ovviamente a loro favore