Costi auto 2021 gestione e assicurazione Rc auto più alti. Spese medie in aumento
Guai in vista per i possessori di un'auto perché il 2021 sarà un anno di grandi rincari in quasi tutte le voci di spesa. Da una parte ci sono quegli aumenti dovute anche a congiunture internazionali e il riferimento va al costo del carburante.
Ma dall'altra occorre tenere conto delle recenti decisioni dell'esecutivo che avranno una incidenza diretta sul ramo delle assicurazioni. Stando infatti alle ultime modifiche proposta, la cui novità principale è l'introduzione della cosiddetta Rc auto familiare, a fronte di chi riuscirà a risparmiare sul costo finale, una larghissima fetta degli assicurati è destinata a pagare ben di più.
E il riferimento va non solo alla Responsabilità civile, a cui tutti i possessori di veicoli devono adeguarsi, ma anche le cosiddette polizze accessorie. Insomma, una vera e propria doccia fredda. Analizziamo quindi
L'indice è puntato contro la Rc auto familiare ovvero quella proposta formalizzata nella manovra in fase di approvazione che prevede un cambiamento considerato epocale dai proponenti. In buona sostanza, tutte le auto (ma anche i mezzi a due ruote) assicurati all'interno dello stesso nucleo familiare e indipendentemente dalla sua composizione, beneficiano della tariffa più bassa che viene pagata da uno di loro.
Ad esempio di uno dei genitori che, in virtù della maggiore anzianità di guida, dovrebbe appartenere a una classe assicurativa migliore. Tuttavia, come fanno notare gli esperti, l'effetto non sarà necessariamente quello del risparmio.
Più precisamente, l'Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) prevede rincari da 20 euro per ciascuna delle 22 milioni di famiglie in possesso di un'auto. A rimetterci sarebbero soprattutto il Sud Italia e le famiglie più povere che possiedono solamente un veicolo e non traggono alcun beneficio.
Il principale indicatore che farà schizzare verso l'alto i costi di gestione dell'auto è dunque quello dell'assicurazione ovvero della Responsabilità civile. Ma si potrebbe andare anche oltre perché le oscillazione di prezzo del carburante sono sempre sotto osservazione e il rischio di piccoli e costanti ritocchi verso l'alto è sempre concreto.
Allo stesso tempo c'è anche l'imposta di possesso a rappresentare una costante per tutti i proprietari di un veicolo. Nonostante i continui appelli al cambiamento ovvero a una riforma dell'impianto complessivo per calibrare l'importo sulla base del livello di emissioni, ma anche dell'effettivo utilizzo del mezzo, tutto continua a rimanere fermo.
Sono le singole regioni a gestire questa imposta, ma l'indirizzo al mantenimento delle regole attuali di calcolo e di riscossione dei pagamenti continua a rimanere lo stesso.