Incentivi per auto a basse emissioni
La variabile destinata a fare la differenza nello stanziamento della somma dell'incentivo sarà il livello di inquinamento prodotto.
Ci siamo e anche se siamo ancora alla fase degli annunci, il passaggio all'operatività sembra imminente. Il prossimo potrebbe essere infatti l'anno del ritorno degli incentivi auto. L'obiettivo del governo è di rinnovare il parco veicoli circolante su strada nel segno della riduzione delle emissioni, ma anche per dare linfa vitale a un comparto evidentemente in affanno dal punto di vista delle vendite. Restano da scoprire tanti dettagli, ma nell'accordo sulla qualità dell'aria siglato con la Regione Lazio, il Ministero dell'Ambiente ha ufficialmente messo a disposizione risorse economiche e incentivi per il cambio dell'auto e per avviare un percorso di incentivazione bonus malus offrendo la possibilità di far pagare meno a chi inquina meno
La leva utilizzata per sbloccare gli incentivi dovrebbe essere quella delle tasse automobilistiche, secondo il criterio del bonus malus. In buona sostanza la variabile destinata a fare la differenza nello stanziamento della somma sarà il livello di inquinamento prodotto.
Ma se questo è lo stato aggiornato dei fatti, il punto di partenza per comprendere le intenzioni dell'esecutivo è rappresentato dal contratto sottoscritto dalle due forze che lo rappresentano. Qui si legge come in tema di mobilità sostenibile sia ritenuto necessario avviare un percorso finalizzato alla progressiva riduzione dell'utilizzo di autoveicoli con motori alimentati a diesel e benzina, al fine di ridurre il numero di veicoli inquinanti e contribuire al conseguimento e miglioramento degli obiettivi contenuti nell'accordo di Parigi ovvero quelli pensati per la riduzione delle emissioni, problema sempre più avvertito in Italia, soprattutto nelle grandi città.
Ma è soprattutto il passaggio successivo a essere centrale, quando viene evidenziato come risulti necessario introdurre o sperimentare anche altre azioni di accompagnamento, come meccanismi premiali per l'incentivazione dei mezzi a basse emissioni, secondo la regola comunitaria del chi inquina paga. Il contributo concesso, da aggiornare sulla base del tasso di diminuzione dei prezzi internazionali delle vetture elettriche, è pensato anche come volano per il rafforzamento della presenza sul territorio di un sistema di vendita e dell'infrastruttura di ricarica. Nel programma viene specificato come sia prioritario utilizzare strumenti finanziari per favorire l'acquisto di un nuovo veicolo ibrido ed elettrico a fronte della rottamazione o vendita di un mezzo inquinante.