Incidente con un'auto non di proprietà
Il sinistro auto una situazione spiacevole perché poi le persone coinvolte direttamente e indirettamente sono almeno tre, compreso il proprietario del veicolo.
Cosa fare se si rimane coinvolti in un incidente mentre si guida intestata a un'altra persona? E vista dall'altro lato, cosa rischia chi ha prestato un'auto protagonista di un sinistro. I numeri continuano a essere impietosi e rivelano come gli incidenti siano una costante delle strade italiane.
I motivi sono tanti e non ci interessa adesso approfondirli e cosa fare per limitarli, ma è utile rilevare che una buona percentuale di questi sinistri coinvolge, con colpa o meno, automobilisti che non sono alla guida di un veicolo di proprietà. In questo articolo analizziamo
Si tratta senza dubbio di una situazione spiacevole perché poi le persone coinvolte direttamente e indirettamente sono almeno tre. Premettendo che prestare la propria auto è perfettamente legale, così come guidare un'auto non di proprietà, cosa fare se si guida l'auto di un altro non intestata a sé e si rimane coinvolti in un incidente?
La guida di un'auto non di proprietà è quindi una situazione molta comune. Ma forse è il caso di capire cosa fare in caso di incidente perché sono numerosi gli aspetti cruciali. Ad esempio, come comportarsi con l'assicurazione?
Di chi è la responsabile civile? E quella penale? Sono coinvolti sia il conducente e sia il proprietario? E volendo andare anche oltre, ci sono differenze e cosa cambia se si guida l'auto intestata a un familiare oppure a un amico?
Il caso di scuola è quello di un'auto che ci viene prestata e nonostante la diligenza e all'attenzione finiamo per causare un incidente. Non necessariamente grave, ma anche un semplice tamponamento.
La prima cosa da fare è non farsi prendere dal panico perché non sussiste alcuna situazione di illegalità. Ma di certo vogliamo sapere chi paga ovvero quale assicurazione è chiamata a riparare il danno provocato.
Il nostro esame si basa su cosa fare se si guida l'auto di un altro non intestata a sé e si provoca un incidente. Perché nel caso in cui si subisca un sinistro (pensiamo ad esempio al caso in cui qualcuno ci tamponi), la responsabilità - inclusa quella economica - è a carico dell'altro conducente.
La questione diventa delicata quando siamo noi a provocare un incidente o comunque se le colpe devono essere accertate magari con la constazione amichevole. In ballo c'è l'obbligo di risarcire i danni causati a cose o a persone.
Si tratta della cosiddetta responsabilità civile che è obbligatoria perché ogni danno ingiusto deve essere risarcito. E non occorre andare lontano per sapere come fare a individuare il responsabile dell'incidente nel caso in cui si è alla guida di un'auto non di proprietà. A metterlo nero su bianco è il Codice civile italiano.
Sono due i passaggi di cui tenere conto. Il primo tira in ballo il conducente dell'auto che è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
Il secondo riguarda il proprietario che è considerato responsabile in solido con il conducente, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. Di conseguenza nel caso in cui provochiamo un sinistro con un'auto prestata da un amico o da un familiare, la responsabilità è condivisa e occorre avvisarlo tempestivamente.
Al netto di condizioni particolari nella polizza, ci pensa l'assicurazione dell'auto a risarcire il danno prodotto con il premio che potrebbe aumentare. Ma attenzione: la responsabilità penale è invece sempre personale e non è condivisa con il proprietario dell'auto.