Sono i numeri a rivelare che le auto bifuel hanno un gran mercato in Italia. E non sono quelli relativi ai veicoli venduti, ma anche alla quantità di distributori.
Si chiamano auto bifuel, continuano a essere prodotti dalle case automobilistiche e per molti guidatori si tratta di una soluzione migliore rispetto alle auto monofuel, quelle cioè alimentate da un solo sistema, benzina o diesel.
Nei veicoli a doppia alimentazione entrano in gioco il metano o il gpl che si affiancano al carburante tradizionale. I principali vantaggi per gli automobilisti sono due: da una parte riescono a contenere le emissioni di inquinanti nell'aria e dall'altra risparmiano sui costi per il rifornimento.
E che sia una soluzione ben accolta dal mercato anche nel 2019, sia tra le auto nuove bifuel e sia tra le auto usate bifuel è dimostrato dai tanti modelli in vendita.
Sono i numeri a rivelare che le auto bifuel hanno un gran mercato in Italia e non solo per il buon rapporto tra qualità e prezzo. E non sono quelli relativi ai veicoli venduti, ma anche in riferimento alla grande quantità di distributori, maggiore rispetto alla disponibilità in tanti altri paesi esteri. Auto bifuel significa la presenza di un doppio sistema di alimentazione ovvero
Di più: l'utilizzo di queste alternative taglia i costi di manutenzione ovvero meno cambi di olio e candele insieme alla necessità di messa a punto del motore. Senza dimenticare che non contamina o diluisce l'olio lubrificante e tubi e silenziatori vari durano più a lungo in quanto il metano non reagisce con i metalli.
Sul versante sicurezza, una bombola di gas pressurizzata è probabilmente il componente più resistente del veicolo. In caso di grave collisione, spesso l'unica riconoscibile e intatta è propria la bombola di gas.
I motori a gpl e metano funzionano essenzialmente allo stesso modo dei propulsori a benzina. In termini di funzionamento, con l'auto bifuel gli automobilisti possono alternativamente scegliere se muovere il veicoli con la benzina (o il diesel) oppure con il gpl e il metano.
Ma non allo stesso tempo: è possibile eseguire un tipo di carburante alla volta e per cambiare basta schiacciare un pulsante sul cruscotto. Quando il serbatoio di metano o di gpl si esaurisce, il motore passa automaticamente alla benzina. Normalmente il conducente non nota alcun cambiamento nell'esperienza di guida.
Le case automobilistiche sviluppano i motori a metano partendo da quelli a benzina: agli iniettori per il carburante che spruzzano nei cilindri si aggiungono quelli del gas nei collettori d'aspirazione. Ci pensa poi un regolatore elettronico a portare la pressione nelle condizioni ideali per l'iniezione.
A differenza del gpl, il metano non si liquefa in caso di compresso. Significa che occupa molto spazio e ha bisogno di contenitori più capiente e resistenti. Ecco allora che la qualità del materiale delle bombole è di fondamentale importanza.
A tal punto che qualunque sia la scelta (l'acciaio è il più diffuso ma alcune case automobilistiche puntano su materiali compositi, più leggeri e più costosi) al termini dei primi quattro anni di utilizzo, i contenitori del metano vanno revisionati ogni 24 mesi, ma se sono in metallo ogni 48.
Il gpl per le auto con il miglior rapporto tra qualità e prezzo e il metano sono carburanti molto più puliti della benzina o del diesel e possono migliorare significativamente le condizioni ambientali riducendo l'inquinamento atmosferico.
I veicoli alimentati a metano e gpl producono meno CO2, NOX e altre emissioni, fino al 30-40% in meno di emissioni di gas serra. Il metano è un gas naturale cui emissioni di gas di scarico contengono solo vapore acqueo, nessun carbonio o altre particelle e una piccola quantità di monossido di carbonio.
Essendo i veicoli a metano praticamente privi di inquinamento soddisfano i più severi standard di emissione.