Auto comprata a rate, come chiedere risarcimento
A essere interessati dalla possibilità di richiedere il risarcimento sono coloro che hanno acquistato un'auto, nuova o usata, nel periodo tra il 2003 e il 2017.
I fatti sono noti: alcune finanziarie si sarebbero accordate con le case automobilistiche per proporre interessi gonfiati nella vendita di auto a rate. La differenza tra il prezzo di listino della vettura e quello finale per i clienti che accedevano al finanziamento sarebbe stato tale da configurare un comportamento illecito. Si tratta di una pratica già sanzionata dall'Antitrust ma che lascia aperta una questione ovvero il risarcimento dei consumatori che hanno aderito a questa proposta e hanno comprato un'auto a rate con interessi troppi alti.
Sono già numerosi gli studi legali che si sono attivati per la tutela dei clienti, ma segnaliamo anche l'iniziativa del mensile indipendente Altroconsumo che ha scelto la strada della class action per consentire ai consumatori di recuperare quanto dovuto. Prima di scoprire come fare, ricordiamo che la class action è un'azione legale collettiva che permette di contenere i costi.
A essere interessati dalla possibilità di richiedere il risarcimento sono coloro che hanno acquistato un'auto, nuova o usata, nel periodo tra il 2003 e il 2017 (mese di giugno). Stando a quanto stabilito dall'Antitrust, che ha imposto multe per quasi 700 milioni di euro, case automobilistiche e società finanziarie si sarebbero accordate per imporre interessi elevati (i ben noti Tan e Taeg) facendo aumentare a dismisure il costo finale rispetto al prezzo di listino. Il comportamento sarebbe andato avanti per quasi 5 lustri e di conseguenza è lecito supporre che siano migliaia gli automobilisti italiani coinvolti.
E trattandosi di una pratica diffusa che avrebbe coinvolto più multinazionali del settore automotive, ecco gli utenti non avrebbero goduto dei vantaggi della concorrenza ovvero la possibilità di scegliere un'alternativa. In buona sostanza, anche saltando da una casa automobilistica all'altra, gli interessi applicati sarebbero stati pressoché gli stessi.
Il quadro è dunque diventato più chiaro e adesso è possibile aderire a una causa collettiva e richiedere il risarcimento della spesa effettuata. La procedura è piuttosto semplice e rapida proprio perché non si tratta di una causa individuale. Dal punto di vista pratica occorre solo due documenti: il contratto di acquisto dell'auto che, ribadiamo, non deve essere necessariamente nuova ma anche usata, e il contratto di finanziamento per l'acquisto a rate.
Difficile stabilire a proprio quanto sarà eventualmente risarcito, anche se l'obiettivo è annullare le clausole relative agli interessi e dunque richiedere la restituzione di tutti quelli versati.
Sono due le condizioni per aderire alla class action di Altroconsumo per il risarcimento in caso di auto comprata a rate. In prima battuta, la vendita deve essere avvenuta tra il 2013 e il mese di giugno 2017. In seconda battuta, possono farsi avanti solo i clienti privati e non ditte, società o professionisti. O meglio, possono proporre ricorso ma non attraverso la strada della class action di Altroconsumo.