Autovelox multe record questa estate e la situazione continuerà a peggiorare con modifiche al via a brevissimo

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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L'estate 2023 é definita 'l'estate degli autovelox', in costante aumento sulle strade italiane. Fioccano multe per gli automobilisti in tutta Italia.

La stagione estiva è da sempre sinonimo di viaggi su strada, ma quest'anno le sorprese per gli automobilisti non sono mancate. Gli autovelox hanno registrato un vero e proprio record di multe e si prevede un peggioramento con l'introduzione del nuovo modello di taratura.

Limiti di velocità e multe 2023

I limiti di velocità in Italia sono stabiliti dal Codice della Strada e le sanzioni variano in base all'eccesso di velocità.

Limiti di velocità standard:

  • Strade urbane: 50 km/h
  • Strade extraurbane secondarie e locali: 90 km/h
  • Strade extraurbane principali: 110 km/h
  • Autostrade: 130 km/h
Neopatentati e condizioni climatiche avverse possono comportare variazioni sui limiti di velocità standard.

Tolleranza chilometrica

La tolleranza prevista dal D.M. del 29 ottobre 1997 stabilisce una riduzione di 5 km/h sul valore rilevato. Gli autovelox, prevedono inoltre l'obbligo di taratura minimo una volta all'anno per garantire l'efficacia e la precisione dei rilevamenti elettronici che determinano la contravvenzione. È possibile verificare se l'autovelox è stato sottoposto correttamente a taratura attraverso il verbale dell'infrazione, in cui dovrà essere specificata la data dell'ultima taratura effettuata.

Un picco record di multe e previsioni future

Questa estate, le strade italiane hanno visto un incremento considerevole del numero di contravvenzioni. Questo è in parte dovuto all'incremento del traffico ma anche ad un controllo più rigido da parte delle autorità. Molti automobilisti, purtroppo, si sono resi conto di aver superato i limiti di velocità solo al momento dell'arrivo della multa a casa.

Le recenti modifiche volute dal Consiglio dei Ministri hanno introdotto un importante cambiamento nella normativa riguardante gli autovelox. Fino a poco tempo fa, le amministrazioni pubbliche utilizzavano strumenti omologati per registrare le infrazioni. Ora, la nuova direttiva prevede che per gli autovelox basti una mera approvazione, saltando il processo più rigoroso dell'omologazione richiesta dal Codice della Strada.

Questo potrebbe tradursi in un utilizzo da parte delle amministrazioni di strumenti non sottoposti a test sul campo certificati e affidabili. Molti esperti sostengono che ciò potrebbe portare ad una crescita del numero di multe a causa della potenziale imprecisione degli autovelox non omologati.

Per gli automobilisti, ciò potrebbe tradursi in una maggiore difficoltà nel presentare ricorsi solidi contro le sanzioni. In definitiva, tale cambiamento potrebbe complicare le procedure delle amministrazioni e il rapporto con i cittadini.

Attualmente, in assenza del certificato di omologazione, è possibile presentare un ricorso per l'annullamento della multa. Se la polizia presenta l'omologazione durante il procedimento giudiziario, le spese processuali non sono a carico del ricorrente. Tuttavia, senza il certificato di omologazione durante l'impugnazione della multa, questa deve essere annullata. Questo sistema, date le nuove modifiche, è destinato ad un'inevitabile revisione.