Auto Skoda: chi produce motori
Oggi Skoda Auto gestisce tre siti di produzione nella Repubblica Ceca: a Mladá Boleslav e Kvasiny, dove il produttore si dedica principalmente alla produzione di veicoli.
Da anni, le auto Skoda rappresentano una valida opzione per le famiglie in cerca di spazio e convenienza, dotate di tecnologie all'avanguardia. Skoda Auto è il risultato della trasformazione della società Laurin & Klement, che aveva iniziato la produzione automobilistica a Mladá Boleslav. Nel 1905, i fondatori Václav Laurin e Václav Klement abbandonarono gradualmente la produzione di biciclette per concentrarsi interamente sulla produzione di motocicli e automobili. Gli storici padiglioni della fabbrica in cui venne realizzata la prima automobile L&K, la Voiturette A, oggi ospitano lo Skoda Museum. Ma cosa succede oggi?
La gamma di motori prodotta da Skoda comprende il motore a tre cilindri EA211 nelle varianti 1.0 MPI, con potenze di 60, 75 e 80 cavalli, 1.0 MPI EVO e 1.0 TSI con potenze di 95, 110 e 115 CV. I motori a quattro cilindri includono il 1.4 TSI, disponibile con potenze di 128 e 150 CV, e il 1.6 MPI da 110 CV. Questa vasta gamma di propulsori, che offre un'ampia scelta di potenze, è adatta per modelli diversi per caratteristiche tecniche e segmento di mercato. Infatti, la famiglia di motori EA211 equipaggia 13 vetture del Gruppo Volkswagen, tra cui Skoda Fabia, Scala, Octavia, Kamiq, Karoq e Kodiaq, Volkswagen Polo, Vento e Ameo e Seat Ibiza, Ateca, Toledo e Arona.
Ecco allora che le similitudini coi i veicoli della casa automobilistica di Wolfsburg sono evidenti. Nelle componenti essenziali, a iniziare dal motore, la garanzia offerta dai modelli Skoda è pressoché simile a quella delle auto Volkswagen.
A Mladá Boleslav, Skoda Auto produce anche motori, trasmissioni manuali MQ100 e MQ200 e assali, oltre alle batterie ad alta tensione per i modelli plug-in hybrid di diversi marchi del Gruppo. Nel febbraio 2021, è stato festeggiato il traguardo delle 100.000 batterie prodotte.
La svolta arriva nel 1991, quando Skoda entra a far parte del gruppo Volkswagen, e grazie ai successivi tre decenni di investimenti e sviluppo, il marchio è riuscito a passare da un leader di mercato regionale che produceva quasi 200.000 veicoli all'anno a un attore globale che ha consegnato oltre 1,24 milioni di veicoli in più di 100 Paesi solo nel 2019. Nel 2020, in occasione del 125esimo anniversario della sua fondazione nel 1895, Skoda ha una gamma di dieci serie di modelli e offre un portafoglio diversificato, compresi i più avanzati propulsori.
Enyaq iV, il modello più recente, è la prima vettura Skoda basata sulla piattaforma modulare per veicoli elettrici (MEB) dove vengono prodotte anche diverse auto Vw e Audi. Rinunciano ad alcuni dettagli di stile, ma puntando sull'affidabilità e la concretezza, la casa automobilistica riesce a contenere i prezzi finali con molti esempi di auto.
Skoda Octavia, entrata in produzione nel 1996, è il primo modello Skoda interamente progettato sotto l'egida della Volkswagen. Nel nuovo millennio sono nate nuove vetture, tra cui la Fabia, la Superb e la Yeti. Nel 2011, la Citigo, la più piccola della casa, è stata derivata dalla Volkswagen Up! ed è stata venduta all'estero a partire dall'estate del 2012. Nel 2012 è stato presentato un modello del segmento C a tre volumi, la Rapid.
Nel 2016, Kodiaq è stato presentato e le vendite sono iniziate nel 2017. Nel 2018, dopo un aumento del 20,8% dei ricavi rispetto al 2016, Skoda ha registrato una fase di crescita su tutti i mercati mondiali, con un aumento a doppia cifra in Francia e in Italia e diventando addirittura il primo marchio straniero in Germania.
Nel 2019, sono stati presentati i nuovi modelli Scala e Kamiq: una berlina e un city suv realizzati sulla stessa piattaforma. Nel 2020, è stata messa in commercio la nuova generazione di Octavia.
La qualità delle auto Skoda sfiora allora anche quelli delle Audi, dalla pratica A1 fino ad arrivare al crossover best seller Q2 e alla sempre ricercata A3. Il concetto di fondo è sempre lo stesso: tanti elementi in comune, anche rispetto alla propulsione, ma accettazione di qualche compromesso in riferimento alla qualità reale e percepita degli assemblaggi. Insomma, tanta praticità e un po' meno di attenzione e puntigliosità. A un costo decisamente più basso.