Ssangyong: motori, tecnologia, impiantistica auto
SsangYong Motor Company è una società affiliata all'Hadonghwan Motor Company, azienda sudcoreana che inizia la produzione di automobili nel 1954.
SsangYong è il quarto costruttore di veicoli della Corea del Sud e vanta una storia pluri-decennale. Fondata nel 1954 come Ha Dong-hwan Motor Workshop, la compagnia si unisce nel 1963 alla Dongbang Motor Co. dando vita alla Dong-hwan Motor Co. che, dal 1964, produce veicoli militari tra cui jeep, camion e autobus per l'esercito statunitense. Nel 1977 la società subisce un ulteriore cambiamento di denominazione. Nel 1986 viene acquisita dalla conglomerata SsangYong Business Group e assume infine l'attuale nome di SsangYong Motor. Vediamo nel dettaglio:
Nel corso della sua storia, il costruttore coreano ha stretto importanti collaborazioni, tra cui quella del 1990 per la produzione su licenza di motori e impiantistica Mercedes-Benz. Nel 1997 SsangYong diventa una sussidiaria della Daewoo e nel 2004 è acquisita dalla cinese Saic. Nel 2010 il pacchetto azionario passa alla compagnia indiana Mahindra, che nel 2012 avvia lo sviluppo di nuovi modelli e motori turbodiesel.
Il fiore all'occhiello della casa automobilistica coreana Ssangyong è il suv di grandi dimensioni Rexton, introdotto sul mercato nel 2001 e dotato di motori provenienti dalla casa madre Mercedes-Benz. Pur presentando linee sinuose e tipiche di un suv, è un veicolo fuoristrada vero e proprio, con un telaio robusto separato dalla carrozzeria in grado di affrontare ogni tipo di terreno.
SsangYong Korando, prodotto a partire dal 1983, è un fuoristrada di medie dimensioni con un notevole background di storia alle spalle. Grazie al design originale ed equilibrato disegnato da Giorgetto Giugiaro nel 2010, Korando è stato convertito in un suv compatto, disponibile sia con trazione anteriore che integrale. La gamma SsangYong presenta anche altri crossover compatti, tra cui il Tivoli, che rappresenta la prima collaborazione con Mahindra, e la versione allungata del Tivoli, denominata SsangYong XLV (ovvero eXtra Lifestyle Vehicle).
Nel 1991, SsangYong instaura una partnership tecnologica con la Daimler per lo sviluppo di un fuoristrada basato sulla piattaforma Mercedes-Benz, dando vita alla Musso. Inizialmente, la vettura viene venduta dalla Mercedes stessa e poi da SsangYong, che adotta la meccanica della Classe E per alcuni modelli destinati al mercato interno. Nel frattempo, si susseguono diverse manovre finanziarie: nel 1997 la coreana Daewoo acquisisce la maggioranza delle azioni, ma nel 2000 la proprietà ritorna interamente alla SsangYong. Nel 2004, il 51% delle quote viene acquisito dalla compagnia cinese Saic.
Nel 2009, emerge una controversia tra SsangYong e Saic, accusata di avere utilizzato tecnologie sviluppate in Corea del Sud e di aver condotto una gestione impropria. Inizia una dura lotta tra le due compagnie e a una sospensione della produzione per 77 giorni, a seguito di uno sciopero generale. La situazione torna alla normalità nel 2010, quando la società indiana Mahindra acquista il 70% della SsangYong per circa 500 milioni di dollari. Attualmente, la produzione di alcuni suv avviene in tre stabilimenti: a quello di Pyeongtaek in Corea del Sud si aggiungono quelli di Vladivostok in Siberia e Kremenchuk in Ucraina.