Ferrari, prima ibrida e dopo elettrica completamente. E ulteriori modelli

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ferrari, prima ibrida e dopo elettrica c

Ferrari sempre più protagonista nell'innovazione, sotto tutti gli aspetti anche quella green.

Ferrari sempre protagonista dell'innovazione e questa volta per quanto riguarda l'ibrido e poi l'elettrico al 100%. E per la prima volta un video spia. Ma ci sono anche altri modellli come un Suv mai visto annunciato.

Ferrari si veste di verde, pronta a lanciare sul mercato nuovi modelli ibridi prima ed elettrici dopo. Stando a quanto riportano le ultime notizie, la prima bella novità in tal senso dovrebbe essere l'annunciata Ferrari V8, la prima ibrida della Casa del Cavallino rampante, pronta a segnare una vera e propria svolta nel mondo delle supercar. S

econdo le notizie in circolazione, la Ferrari V8 ibrida promette, come da aspettativa, di contenere consumi ed emissioni e lo stesso ad Marchionne ha lasciato intendere che questa vettura rappresenta il primo passo verso la realizzazione di super vetture sempre più eco, fino alla ‘costruzione’ di una supercar elettrica, perché, come detto dallo stesso ad, se c’è qualcuno in grado di realizzarla è Ferrari. Un nuovo futuro sulle quattro ruote attende, dunque, Ferrari.

Super car elettrica Ferrari

C'è sempre qualcosa di grosso e di innovativo che bolle in casa Ferrari, come la vagheggiata super car elettrica. Le novità sono due. La prima è sicuramente di segno positivo perché dalle parti di Maranello arrivano conferme sulla trasformazione di questo sogno in realtà. In fin dei conti che questo sia un trend sempre più cavalcato dai grandi produttori e apprezzato dai consumatori è sotto gli occhi di tutti. E non serve tirare in ballo il campionato di Formula E che sta ottenendo sempre più visibilità mediatica. Tuttavia c'è un secondo aspetto di cui tenere conto: i tempi per la realizzazione della super car elettrica Ferrari non sono imminenti. E a lasciarlo intendere è stato lo stesso Sergio Marchionne.

La principale incognita è allora legata alle tempistiche relative alla effettiva disponibilità della super car elettrica Ferrari. Anche se le tracce sui lavori in corso sono disseminate qua e là, sembra che per tutto sia destinato a rimanere fermo su carta almeno fino al 2022. Tuttavia qualche utile indicazione potrebbe venire alla luce con la presentazione del nuovo piano industriale quinquennale rispetto a cui si segnala che l'assemblea degli azionisti di Ferrari ha approvato il bilancio e il dividendo di 0,71 euro per azione ordinaria, confermando tutti i membri del consiglio di amministrazione. Inutile almeno per ora azzardare ipotesi sulle caratteristiche tecniche dell'auto, per la semplice ragione che da qui a quattro-cinque anni molto potrebbe ancora cambiare.

In ogni caso sarà certamente in linea con l'eccellente qualità del Cavallino Rampante. E lo stesso si potrà certo dire con il primo Suv di Maranello, di cui si parla da tempo. Le coordinate entro cui si muoveranno gli ingegneri sono chiare e in qualche modo inevitabili: prestazioni elevate e finiture di lusso. Qualcuno ha perfino coniato un nuovo termine per l'auto di Maranello: Fuv ovvero Ferrari utility vehicle, da equipaggiare motore 8 cilindri a V con 600 cv di potenza.

E una gamma che si estende

Le chiavi del successo Ferrari? Differenziare il business, alimentare la credibilità e la reputazione del brand, cavalcare le innovazione e stupire la clientela. Che nel caso dell'azienda di Maranello si tratta di veri e propri fan dell'iconico marchio del Cavallino Rampante. E in questo contesto si inserisce lo speciale crossover allo studio e di cui il deus ex machina Sergio Marchionne sta rilasciando le prime sibilline parole. Due premesse sono d'obbligo. In prima battuta l'idea di lanciare sul mercato un Suv Ferrari non è affatto nuova. Se ne parla da tempo, da tanto tempo, ma fino a ora dalle parole non si è passati ai fatti. Tuttavia la concorrenza avanza, come dimostra il caso Lamborghini, e anche se la Ferrari fa la corsa innanzitutto su se stessa, è impensabile che continui a rimanere mani nelle mani.

In seconda battuta, questo progetto va inserito in una strategia aziendale ben precisa che prevede di raddoppiare i profitti nel giro di cinque anni e naturalmente un gioiello di questo tipo non può che offrire una grande spinta. Provando ad azzardare una data, il piano dovrebbe iniziare a decollare già nei primissimi mesi del prossimo anno. Siamo troppo ottimisti? Tuttavia saltano sempre alla memoria le parole del presidente Marchionne rilasciate a Bloomberg, nel passaggio in cui ammetteva di essere ben oltre il considerare se produrre un Suv. Come dire, quello che vedrà la luce sarà una vettura realmente speciale, in grado di distinguersi dalla concorrenza, ma sempre andando nel solco della tradizione e della riconoscibilità. Una Ferrari appunto. E definirla solo Suv potrà apparire terribilmente riduttivo.

E qui entrano in gioco incertezze, speculazioni e desideri. Si tratterà di un Suv o di un crossover con prestazioni sicuramente elevate e finiture di lusso e perfette su strada? C'è già chi ha coniato un nuovo termine per inquadrare il nuovo veicolo made in Maranello: Fuv ovvero Ferrari utility vehicle con motore 8 cilindri a V da oltre 4 litri e 600 cv di potenza per differenziarlo dal Suv cioè Sport Utiliy Vehicle.

Il piano complessivo

Che sia un periodo particolarmente frenetico per il mondo del Cavallino Rampante è dimostrato anche dall'indiscrezione che sta circolando con particolare insistenza dalle parti di Maranello. A quanto pare la nuova organizzazione del lavoro prevede di raddoppiare i turni di assemblaggio in fabbrica. E c'è una ragione ben precisa: anticipare di un anno l'obiettivo prefissato di consegnare 9.000 veicoli entro il 2019. Alla base di questa strategia c'è la volontà di aumentare i profitti, sfondando il tetto del limite produttivo di 10.000 unità annuali imposto dall'azienda emiliana, anche nell'ottica del lancio sul mercato del primo storico Suv Ferrari. E a proposito di aumento della produzione, ecco il nuovo grande parcheggio multipiano nel quartier generale di Maranello. Ci sono già il progetto (sarà realizzato tra via Trebbo e la Pedemontana) e le scadenze (il prossimo anno) così da rispondere alle lamentele per la cronica mancanza di parcheggi per i lavoratori.

E via alla Ferrari Portofino

Voglia di stupire? Desiderio di fare le cose in grande? Entrambe le cose con la Ferrari Portofino, la rossa un po' coupé e un po' spider da 600 cv. Che poi dalle parti di Maranello l'innovazione ha solide radici piantate nella tradizione. Il nuovo gioiello a quattro ruote raccoglie infatti l'eredità della California T, che a sua volta appartiene alla famiglia delle classiche GT V8. In ogni caso siamo davanti a un'auto dalla forte personalità, con un fascino tutto suo e un design differente. Lunga 459 cm e alta 132 cm, quando il tetto della Portofino è chiuso è una classica coupé due volumi tutta corsa. Quando viene ritratto prende le sembianza di una spider. In estrema sintesi siamo davanti a due Ferrari. Questa è un'auto per viaggiare in compagnia, anche con due persone sui sedili posteriori, dove si accomodano comodi grazie a 5 centimetri per gamba in più.

L'auto pesa 80 kg in meno rispetoto alla California T, ma sotto al cofano piazza 40 cavalli in più. All'interno trovano invece spazio nuovi sedili con struttura al magnesio. La Portofino richiama insomma le scelte stilistiche delle più recenti Ferrari ed è il frutto del team guidato dal chief designer Flavio Manzoni.

L'evoluzione in casa Ferrari significa piazzare sul mercato una vettura compatta, dalle prestazioni migliorate e più facile da gestire, anche grazie alla guida elettrica. Ferrari Portofino si distanza dalla California T anche e soprattutto per il livello di prestazioni. La potenza attuale del motore 3.9 V8 turbo è di 600 cv, capace di assicurare accelerazioni da 0 a 200 km/h in 10,8 secondi. Insomma, è il pacchetto completo a convincere tra piacevolezza, emozione di guida, comfort e versatilità. La carta d'identità della Ferrari Portofino è allora presto detta:

  1. Tipo V8 - 90° turbo.
  2. Cilindrata totale 3855 cm3.
  3. Alesaggio e corsa 86,5 mm x 82 mm.
  4. Potenza massima * 441 kW (600 cv) a 7500 giri/min.
  5. Coppia massima * 760 Nm da 3000 a 5250 giri/min.
  6. Regime massimo 7500 giri/min.
  7. Rapporto di compressione 9,45:1.
  8. Lunghezza 4586 mm.
  9. Larghezza 1938 mm.
  10. Altezza 1318 mm.
  11. Passo 2670 mm.
  12. Carreggiata anteriore 1633 mm.
  13. Carreggiata posteriore 1635 mm.
  14. Peso in ordine di marcia** 1664 kg.
  15. Peso a secco** 1545 kg.
  16. Distribuzione dei pesi 46-54% ant./post.
  17. Capacità vano baule 292 l.
  18. Capacità serbatoio benzina 80 l.
  19. Velocità massima >320 km/h.
  20. 0-100 km/h 3,5 sec.
  21. 0-200 km/h 10,8 sec.
  22. 100-0 km/h 34 m.
  23. Consumo 10,7 l/100 km.
  24. Emissioni 245g CO2/km.
Alleggerita allora di 80 kg rispetto alla California T, ha prestazioni migliori (156 cv per litro) e un consumo più basso, con un range di marcia di 740 km senza dover rifornire. E, dettaglio di primo piano di questi tempi, emissioni più contenute.

La vettura è in vendita a 196.061 euro chiavi in mano e le prime consegne sono state programmate a maggio. Di interesse c'è anche lo scenario pugliese scelto da Ferrari per far testare la Portofino. Quasi un ritorno alle radici della provincia. Il tratto di strada è quello fra Brindisi e Bari ovvero le strade strette e i rettilinei della terra dei Trulli di Alberobello, di Polignano, Egnazia, Ostuni.