L'Unione europea è protagonista di una serie di cambiamenti che avranno un impatto diretto sugli automobilisti e sulle case costruttrice. Facciamo il punto.
Arriva dall'Europa un'ondata di novità che coinvolge l'intero settore automotive. Non solo in relazione alle prossime mosse dell'industria automobilistica, ma anche ai costi che il consumatore dovrà affrontare. Sia in termini di spesa per il carburante e sia per l'acquisto di un nuovo veicolo. Ecco cosa sta succedendo:
Per Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, è fondamentale affrontare normative come l'Euro 7, che potrebbero avere un impatto ambientale marginale, ma potrebbero al contempo mettere a rischio modelli iconici come la Panda. La sua affermazione mette in luce l'importanza di equilibrare le politiche di regolamentazione ambientale con la tutela dell'industria automobilistica e l'accessibilità dei modelli automobilistici tradizionali durante la transizione verso tecnologie più sostenibili.
La direttiva europea 959 del 2023, emanata dal Parlamento e dal Consiglio, apporta significative modifiche al sistema ETS (Emission Trading System), che gestisce il commercio delle quote di emissione di CO2. La nuova direttiva introduce un sistema di scambio delle quote di CO2 che abbraccia anche il settore del riscaldamento domestico e del trasporto su strada. Aspetto rilevante è l'obbligo per le compagnie petrolifere di pagare per le emissioni di CO2 prodotte durante la produzione di carburanti.
Questa misura comporterà un inevitabile aumento dei costi per le compagnie, che si ripercuoterà sul prezzo finale della benzina e del gasolio. La direttiva avrà un impatto sulle operazioni di acquisto e vendita di quote di emissione di CO2 tra le diverse entità coinvolte nel sistema ETS. Il tutto porterebbe a un prezzo stimato di 2,288 euro al litro per la benzina e 2,191 euro al litro per il gasolio, al netto delle eventuali imposte aggiuntive.
In risposta alle crescenti minacce informatiche, la Commissione europea ha approvato nuovi regolamenti che richiederanno l'installazione di soluzioni antivirus avanzate su tutte le auto. L'obiettivo principale è garantire la sicurezza informatica dei veicoli e proteggere i guidatori da possibili attacchi informatici. La normativa imposta l'implementazione di requisiti comuni nel settore automobilistico per prevenire e mitigare gli attacchi informatici alle automobili.
Questa iniziativa coinvolge tutti i Paesi dell'Unione europea e tutti i produttori automobilistici, senza possibilità di deroga. Le nuove disposizioni richiedono una revisione completa del codice di controllo interno dei veicoli per prevenire l'infiltrazione di malware nei sistemi informatici. I sistemi esistenti dovranno essere adeguati e modificati per conformarsi alle nuove norme. Questo comporterà investimenti finanziari significativi da parte delle case automobilistiche che potrebbe comportare un aumento dei prezzi di listino delle nuove auto.