I distributori di carburante dove italiani vanno per risparmiare e nuova iniziativa compensazioni del Governo

di Marianna Quatraro pubblicato il
I distributori di carburante dove italia

Ancora troppo alti i prezzi di benzina e gasolio: dove andare per risparmiare e quali sono le iniziative al vaglio del governo per ridurli

Quali sono i distributori di carburante dove italiani vanno per risparmiare e nuova iniziativa per compensazioni Governo? Il prezzo del carburante continua ad essere decisamente alto, rendendo particolarmente difficili e impegnativi anche i rientri estivi.

I prezzi per la benzina sono di circa 2 euro al litro e il diesel si attesta sui circa 1,9 euro al litro al self service. Le tariffe medie variano su base regionale e da città a città, non abbassandosi, però, mai sotto determinate soglie. E mentre molti italiani puntano a risparmiare cercando i distributori più convenienti, il governo lavora a possibili nuove iniziative per ridurre i costi dei carburanti. 

  • Quali sono i distributori di carburante dove italiani vanno per risparmiare 
  • Cosa prevede la nuova iniziativa per compensazioni Governo

Quali sono i distributori di carburante dove italiani vanno per risparmiare 

Se è vero che continuano ad esserci tanti italiani che decidono di andare in Svizzera a fare benzina perchè costa meno, è anche vero che in tempo di caro prezzi anche alcuni posti d’Italia offrono la possibilità di fare rifornimento a prezzi inferiori, a partire dai distributori vaticani. 

I costi del carburante sono in aumento da quando il governo Meloni a gennaio non ha rinnovato il taglio delle accise deciso dall’ex governo Draghi e se la media si attesta su 1,90 euro-2 euro, alcuni automobilisti puntano al risparmio andando in una delle pompe di benzina vaticane presenti a Roma, dove i prezzi sono decisamente inferiori.

I costi della benzina si attestano, infatti, sui 1.55 euro. Precisiamo che sono cinque i distributori di carburanti presenti in Vaticano: due dentro le Mura della Santa Sede, una alle Mura Gianicolensi, uno a San Giovanni e uno a San Callisto a Trastevere.

Altra zona dove fare benzina che consente agli italiani di risparmiare è quella lombarda di Livigno, dove il costo della benzina è di 1,36 euro al litro, mentre quello del diesel è di 1,25 euro al litro, decisamente più conveniente degli altri distributori.

Il motivo per cui il costo di benzina e diesel a Livigno è più basso è che si tratta di un Comune in zona franca, dove i pagamenti non sono soggetti a Iva e altre imposte, per cui gli aumenti generalizzati dei prezzi che si registrano in Italia non interessano i Comuni in zone cosiddette franche. E, infatti, i prezzi dei carburanti sono inferiori non solo a Livigno ma anche in altri paesi e città di zone franche di Italia.

Cosa prevede la nuova iniziativa per compensazioni Governo

Non solo possibilità di recarsi presso le pompe dove i prezzi del carburante sono meno cari: il governo sta pensando a nuove iniziative per ridurre i prezzi di benzina e gasolio e si pensa ad un sistema di compensazione mirata, soprattutto per le famiglie con redditi più bassi, definendo un tetto al costo della benzina, che permetterebbe di ridurre il prezzo in alcune regioni, soprattutto del Sud, dove il rialzo dipende anche dalla scarsa concorrenza e dalle poche forniture.

Una seconda possibilità potrebbe essere la creazione di un bonus da 150-200 euro a livello nazionale, probabilmente legato all'Isee delle famiglie, ma che partirebbe anche in questo dai redditi più bassi per la difficoltà di reperire risorse finanziarie.

Si pensa, però, anche alla cancellazione di qualche voce, mirata, delle accise, anche se sembra particolarmente difficile da attuare, perchè tecnicamente sarebbe preferibile, secondo i tecnici, fosse strutturale, ma questo poterebbe un grave mancato introito duraturo e pemanente per le casse dello Stato.

Da ricordare, che con le circolari attuative entrate in vigore dai primi di agosto, riguardanti il decreto lavoro, le aziende private possono accordare un nuovo bonus di 200 euro ai propri dipendenti tra i fringe benefits agevolati e non tassati