Nuovi bonus, incentivi e sconti 2020 per auto, moto e biciclette sono previsti nel Decreto Ambiente ufficiale da oggi. Vediamo a chi spettano, la durata, quando fare domanda e gli importi massimi
Incentivi auto 2020 ampliati con il bonus del Decreto Ambiente del Governo Conte a cui si aggiungono i bonus per le moto 2020 e perfino incentivi per l'acquisto di biciclette, normali e a pedalata assistita. Tutti, per l'apppunto, incentivi approvati oggi, mercoledì 10 Ottobre nel decreto bonus, approvato dal Consiglio dei Ministri presieduto dal Premier Conte
Il Governo Conte, formato da M5S e Lega, ha dato dato il via libera ufficialmente al Decreto Ambiente. Vediamo, dunque, il bonus auto, scooter, moto, motorini e biciclette per il 2020 a chi spetta, come funziona e quali modelli saranno coinvolti.
In questo articolo, vedremo, in base a tutto quello che si conosce di capire
E per farlo mette sul piatto una serie di incentivi sotto forma di ecobonus. La prima importante distinzione nella bozza di decreto legge ambientale che potrebbe finire già sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri è la distinzione tra incentivi per singoli automobilisti e incentivi per le imprese.
Il Decreto AMbiente è ufficiale così come i nuovi ecobonus e le novità a chi spetta, come funziona e quali modelli sono coinvolt.
Da una parte il secondo governo Conte mette sul piatto fino a 2.000 euro di incentivo per demolire l'auto inquinante in proprio possesso nelle città metropolitane che maggiormente avvertono l'esigenza di rendere l'ambiente più alto.
Dall'altra sono pronti fino a 5.000 euro per chi rinnova il parco auto nelle imprese di consegne. Ed è proprio questo secondo aspetto la vera novità di questo decreto perché per la prima volta viene individuato uno specifico problema e si propone una soluzione mirata. Come viene rivelato in anteprima dal quotidiano economico-finanziario il Sole 24 Ore che ha visionato il documento, i contenuti principali sono
Stando a quanto contenuto nel decreto legge ambientale, gli incentivi fino a un massimo di 2.000 euro per rottamare l'auto in proprio possesso nelle città metropolitane più inquinate purché di categoria ambientale Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 non solo associati all'acquisto di una nuova auto, così come accade con l'ecobonus nazionale adesso in vigore. La condizione chiesta è piuttosto quella di non comprare nei due anni successivi un'auto non a basse emissioni.
L'intenzione dell'esecutivo di rinnovare il parco circolante nel segno dell'ecologia è dimostrato dall'allargamento degli incentivi alle moto. In fin dei conti si tratta di un passaggio logico che è stato adesso messo nero su bianco nella versione finale approvata oggi.
Più esattamente sono comprese le due ruote alimentate con motori appartenenti alle classi ambientali fino a Euro 2 e Euro 3 a due tempi. Per quanto riguarda il contributo concesso dallo Stato, è pari a 1.500 euro nel caso delle moto fino a Euro 2 e di 500 euro per le Euro 3 a due tempi. Il tutto rientra nel cosiddetto buono mobilità per i residenti nei Comuni sotto procedura d'infrazione dell'Unione europea per questioni ambientali.
E qui entra in gioco la seconda novità perché il buono mobilità può essere utilizzato anche per l'acquisto di biciclette tradizionali o a pedalata assistita, oltre che per abbonamenti al Trasporto pubblico locale, e può essere speso nell'arco di tre anni.
Dal punto di vista fiscale, questa cifra non contribuisce a formare reddito imponibile. L'esecutivo Conte punta così con questo secondo ecobonus nazionale a cavalcare il trend positivo di vendita di auto e biciclette e il parallelo calo delle vendite di auto nuove. Il tutto però in attesa della versione definitiva del decreto e successiva approvazione del governo e del parlamento.