Kia continua a crescere e Stonic rappresenta uno dei principali modelli più apprezzati. Frizzante, tecnologico e tanto altro.
Il segmento dei suv urbani è quello di cui tutti parlano. Da circa un decennio anni è in corso un'intensa guerra commerciale e industriale per conquistare quote di mercato e Kia con la nuova Stonic 2022 intende giocare un ruolo da protagonista.
Senza stravolgere il suo suv urbano, Kia lo rilancia soprattutto con le sue nuove tecnologie. Lo Stonic è diventato una scommessa sicura con il suo aspetto piacevole e atipico. Approfondiamo quindi:
L'abitabilità è nella media, in linea con le sue dimensioni esterne, ma sviluppa un senso di praticità che la rende un'auto piacevole per l'uso quotidiano e non troppo ingombrante.
Il suv urbano di Kia è dotato di un sistema multimediale e di navigazione più moderno. Non è più pilotato su uno schermo da 7 pollici, ma su un pannello da 8 pollici. Se l'aumento delle sue dimensioni può suscitare qualche perplessità, è comunque in grado di offrire nuovi servizi connessi.
Il più interessante è sicuramente il fatto di poter collegare due smartphone contemporaneamente in Bluetooth e la connessione a Internet per trovare parcheggi lungo il percorso o il prezzo dei carburanti. D'altra parte, al volante, abbiamo sempre il diritto alle lancette del contagiri, mentre gli schermi digitali si stanno diffondendo. Tuttavia, in assenza di un schermo di pilotaggio, Kia Stonic ospita una serie di radar, laser e altri ultrasuoni in grado di trasformare questo suv in un'auto semiautonoma di livello II.
La grande evoluzione di Kia Stonic è principalmente sotto il cofano. Il suo tre cilindri turbo da un litro che sviluppa 100 o 120 CV è ora accoppiato a un alternatore di avviamento. Questo piccolo motore elettrico è alimentato da una batteria ai polimeri di litio da 48 V che riceve essa stessa l'energia elettrica durante le fasi di decelerazione.
Questi elettroni sono reiniettati nel circuito per fare da booster per il motore a benzina di Kia Stonic durante l'accelerazione. Pertanto, il T-GDi è alleggerito e quindi richiede meno carburante. Abbastanza comunque per abbassare le emissioni di anidride carbonica.
Durante la guida, il sistema ibrido non richiede alcun gesto aggiuntivo, ma si sente in due modi: un po' più di slancio in accelerazione, senza aumentare il regime del motore, e in frenata, con un tocco di pedale un tempo leggermente diverso.
Una sensazione un po' artificiale, a cui ci si abitua dopo poche decine di chilometri. Sul versante della sicurezza stanno comparendo nuovi ausili alla guida come il sistema autonomo di frenata di emergenza con rilevamento di pedoni, veicoli e ciclisti, aiuto per tenersi in linea, allerta di vigilanza, sistema anticollisione con rilevamento di angoli ciechi, riconoscimento dei segnali di limite di velocità, cruise control adattivo o assistenza alla guida attiva.