Le 3 direttive europee sulle auto (peggiorative per Italia) pronte ad entrare in vigore (una lo è già in parte)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Le 3 direttive europee sulle auto (peggi

Dall'Europa arrivano tre importanti provvedimenti destinati a incidere in maniera diretta e decisiva sulla vita degli automobilisti.

La giunta del Piemonte conferma il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 5 durante l'autunno-inverno 2023-2024, coinvolgendo 76 comuni, incluso Torino, per migliorare la qualità dell'aria. Nel frattempo l'Unione europea emana una direttiva che coinvolge trasporto marittimo, riscaldamento domestico e trasporto su strada nel sistema di scambio di quote CO2, obbligando le compagnie petrolifere a pagare per le emissioni generate nella produzione di carburanti, con aumento dei costi e del prezzo di benzina e gasolio dal 2027. Il tutto senza dimenticare l'obbligo di equipaggiare i veicoli con un antivirus per la protezione dagli attacchi informatici. Ecco i dettagli:

  • Blocco veicoli Torino e dintorni
  • Prezzo imposto carburanti
  • Nuova tassa su diesel e gas

Blocco veicoli Torino e dintorni

L'amministrazione della regione Piemonte ha ufficializzato la restrizione sulla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 durante il periodo autunno-inverno 2023-2024, in conformità al piano ideato per l'ottimizzazione della qualità dell'aria, sviluppato a seguito di una condanna da parte dell'Unione europea. L'entrata in vigore del divieto per i diesel Euro 5 è programmata per il 15 settembre 2023 e sarà applicata non sull'intero territorio piemontese, bensì su 76 comuni, tra cui la città principale Torino. Secondo le stime dell'Aci, circa 140.000 veicoli subiranno impatti da questa misura.

Il servizio Move-In è stato implementato per consentire la circolazione dei veicoli nonostante le restrizioni del traffico, attraverso l'imposizione di un limite chilometrico. Gli automobilisti che partecipano al programma Move-In Piemonte sono assegnati a un limite massimo di chilometri annui, calcolato in base alla categoria di veicolo, che può essere percorso all'interno dei territori dei comuni partecipanti all'iniziativa. Queste restrizioni non si applicano nei periodi in cui potrebbero essere attivate misure d'emergenza, le quali entrano in vigore nel caso di superamento dei livelli giornalieri di particolato Pm10 stabiliti come limite.

Prezzo imposto carburanti

Un'altra direttiva emanata dall'Unione europea introduce un nuovo sistema di scambio delle quote di emissione di CO2, che non solo coinvolge il trasporto su strada, ma si estende anche al settore del riscaldamento domestico. Questa direttiva comporta l'obbligo per le compagnie petrolifere di corrispondere un contributo finanziario per le emissioni di CO2 prodotte durante il processo di produzione dei carburanti. Il tutto dà luogo a un aumento dei costi, che si ripercuoterà sul prezzo finale di benzina e gasolio.

La piena entrata in vigore di questo sistema è programmata per il 2027, generando previsioni preoccupanti, specialmente per gli automobilisti europei. Le istituzioni europee mirano a stabilire un limite massimo di 45 euro per tonnellata per il prezzo delle quote di CO2. In termini concreti, questo si tradurrebbe in un aumento del costo di 10 centesimi per litro di benzina e 12 centesimi per litro di gasolio.

Esaminando l'andamento dei prezzi nel contesto attuale del mercato degli scambi di emissioni, emergono prospettive preoccupanti. Le aste europee hanno testimoniato un incremento del prezzo delle quote di emissione, passando da 8,34 euro per tonnellata nel gennaio 2018 a una media prevista di 86,17 euro nel 2023 e 96,19 euro nel 2024, conformemente all'analisi effettuata dall'agenzia Reuters. Le proiezioni per il 2025 indicano un prezzo medio di 104,84 euro per tonnellata. Tale evoluzione del mercato mette in luce l'aspetto di incertezza e potenziale impatto significativo per i settori interessati e per l'economia generale.

Protezione per la sicurezza auto

Tutti i veicoli saranno tenuti a essere dotati di soluzioni antivirus come parte integrante della loro configurazione. Questa imposizione ha lo scopo di garantire la sicurezza informatica dei veicoli stessi e di tutelare i conducenti da potenziali minacce informatiche. L'obiettivo della Commissione europea è stabilire norme standardizzate per l'industria automobilistica, al fine di prevenire e mitigare gli attacchi informatici diretti ai veicoli. Tutti i paesi membri dell'Unione europea e le case automobilistiche saranno tenuti ad adattarsi a queste disposizioni, senza possibilità di deroga o personalizzazioni.

Le nuove direttive richiedono una riformulazione delle linee guida relative al controllo interno dei veicoli, con l'obiettivo di impedire l'introduzione di software dannosi nei sistemi informatici dei veicoli. Da una prospettiva, questa iniziativa ha trovato un accordo tra le industrie del software e le case automobilistiche, riconoscendo la rilevanza della sicurezza informatica. Sorge una questione riguardante la sostenibilità economica derivante dalle modifiche imposte dai nuovi regolamenti approvati dalla Commissione europea. Esiste il rischio concreto che tali costi vengano infine a ricadere sui consumatori.