Quando si parla di auto cinesi (city car, crossover, berline) occorre innanzitutto ricordare che alle loro spalle ci sono grandi gruppo imprenditoriali nel settore dell'automotive.
Tra prezzi spesso imbattibili e garanzie impressionanti, i marchi cinesi stanno arrivando prepotentemente sul mercato italiano. Una svolta resa possibile anche dall'elettrificazione del parco auto, ma l'acquirente può davvero essere tranquillo? Sono affidabili le auto cinesi vendute in Italia? Rispondiamo in questo articolo:
Sono passati dieci anni e sono sbarcati altri marchi, tanto meno premium. Arrivi dapprima timidi, ma che via via si stanno assestando nel panorama automobilistico europeo. Quanto costano queste auto dalla Cina? L'azienda Inovev, specializzata in statistiche automobilistiche, ha esaminato la questione. E i risultati dello studio che ha appena consegnato sono sbalorditivi per i produttori europei.
Nel 2018, quando le prime auto sono state omologate e vendute nel vecchio continente, ne sono state vendute solo 9.000, ma da quella data il loro numero ha continuato a crescere, passando dalle 14.000 del 2019 alle 30.000 del 2020. Ancora non basta per frustare un gatto, o un pechinese, visto che in Europa vendeva, in media, prima del Covid, 15 milioni di auto
Osservando la curva di crescita delle vendite delle auto cinesi, si scopre che raddoppia ogni anno. Nel 2021, quando i produttori europei hanno iniziato a soffrire, hanno trovato 80.000 acquirenti. E quest'anno, nei primi 6 mesi, hanno già raggiunto la cifra di 75.000, il che, essendo pessimisti, fa sperare ai gruppi cinesi presenti in Europa di raggiungere le 150.000 vendite.
C'è però una battaglia che i brand cinesi non hanno ancora vinto: quella dei valori residui. Se i marchi premium tedeschi sono così popolari è perché i loro veicoli, anche vecchi o con un elevato chilometraggio, mantengono un valore di rivendita piuttosto elevato. E le auto cinesi? Troppo presto per dirlo, anche se alcuni indicatori forniscono cifre iniziali abbastanza differenti.
Il segreto del successo? Un'ossessione per l'auto elettrica che consente loro un facile accesso a batterie, made in China, e microprocessori, realizzati nello stesso posto. Sono finiti i giorni in cui l'Europa cercava di frenare le auto cinesi rifiutandosi di omologarle con il pretesto del loro pericolo di fronte ai crash test. Oggi, le nuove auto superano facilmente l'esame di ammissione, e stanno addirittura superando facilmente un altro esame: quello di conquistare i portafogli dei consumatori del vecchio continente grazie ai loro prezzi interessanti.