Sono tantissime le modifiche al Codice della strada approvate oggi lunedì 18 Settembre al Consiglio dei Ministri. Ecco cosa cambia per tutti gli automobilisti: obblighi e divieti.
Via libera dal Consiglio dei ministri alle modifiche al Codice della strada ovvero ali "Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada". Le novità sono numerose e non ci resta che vederle da vicino una per una:
Una reazione positiva al test rapido comporterà il ritiro immediato della patente di guida e, successivamente, un divieto di riacquisto della patente per un periodo di tre anni. Per i recidivi è previsto il ritiro permanente della patente. Infine, è prevista la sospensione della patente anche per chi guida mentre utilizza il telefonino.
Le modifiche al Codice della strada coinvolgono in pieno anche i monopattini elettrici. Nel contesto delle nuove disposizioni, i monopattini di proprietà privata sono tenuti a essere dotati di un identificativo univoco, rappresentato da un codice specifico, nonché ad essere coperti da una polizza assicurativa.
Chi utilizza i monopattini è obbligato a indossare un casco di protezione. Sono in arrivo sanzioni per il fenomeno della sosta selvaggia dei monopattini, al fine di regolamentare e scoraggiare questa pratica.
Tra le misure più attese nel pacchetto di aggiornamenti del Codice della strada c'è senza dubbio quella relativa agli autovelox, in risposta alle richieste dei sindaci. La novità va cercata nell'applicazione di una serie di sanzioni amministrative pecuniarie che possono raggiungere fino a 1.084 euro.
Ecco poi la sospensione della patente di guida per un periodo compreso tra 15 e 30 giorni, ma solo nei casi in cui lo stesso automobilista commetta una violazione dei limiti di velocità all'interno del centro abitato almeno due volte nell'arco di un anno.
In vigore un irrigidimento delle norme per i neopatentati con l'estensione da 1 a 3 anni del periodo di restrizione sulla guida di veicoli a elevate prestazioni. Durante questo periodo di restrizione, la normativa stabilisce che non è consentito guidare auto a motore termico con una potenza specifica, calcolata rispetto al peso a vuoto, superiore a 55 kW/t. Viene estesa questa restrizione ai veicoli destinati al trasporto di fino a 8 persone che presentino una potenza massima pari o superiore a 70 kW.
Nel caso delle auto elettriche o ibride plug-in, la potenza specifica massima consentita è di 65 kW/t, inclusa la considerazione del peso della batteria. Sono previste eccezioni a questa regola per i veicoli utilizzati per il trasporto di persone con disabilità.
Scatta l'inasprimento delle sanzioni pecuniarie per l'uso dei cellulari durante la guida. In particolare si aggravano le sanzioni pecuniarie da una fascia che precedentemente variava tra 165 e 660 euro a una fascia compresa tra 422 e 1.697 euro. La prima violazione comporterà la sospensione della patente di guida per un periodo che va dai 15 giorni ai 2 mesi.
Nel caso di recidiva entro un biennio, oltre alla già prevista sospensione della patente di guida per un periodo che va da 1 a 3 mesi, scatta una sanzione pecuniaria tra 644 e 2.588 euro. Prevista poi la decurtazione dei punti sulla patente, con una penalità di 8 punti in caso di prima violazione e di 10 punti in caso di seconda violazione.
Aumentano le sanzioni pecuniarie per la violazione delle norme relative alla sosta in spazi riservati ai disabili. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, le saranno tra 165 e 660 euro rispetto alle precedenti che variavano da 80 a 328 euro. Per gli altri veicoli oscilleranno tra 330 e 990 euro, rispetto alle precedenti che andavano da 165 a 660 euro.
Introdotte sanzioni più pesanti per chi parcheggia nelle corsie riservate allo stazionamento e alla fermata dei mezzi di trasporto pubblico locale e degli autobus. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, le sanzioni oscilleranno tra 87 e 328 euro, rispetto alle precedenti che andavano da 41 a 168 euro. Per gli altri veicoli, le sanzioni varieranno tra 165 e 660 euro, rispetto alle precedenti da 87 a 344 euro. Possibile impugnare le violazioni relative all'obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e ciclabili attraverso l'utilizzo di sistemi di rilevamento a distanza.