Ergastolo della patente e introduzione della safety car per gli incidenti stradali tra le novità del nuovo codice della strada
Nel prossimo aggiornamento del Codice della strada tra settembre-ottobre verranno inserite cruciali modifiche legislative. Da sottolineare spiccano l'ergastolo delle licenze di guida e l'implementazione delle safety car per gli incidenti stradali. Un'aggiunta significativa comprende l'implementazione di corsi per la sicurezza stradale rivolti agli studenti.
Nell'ambiente digitale, verrà stabilito l'indirizzo digitale, che può essere associato a un indirizzo PEC. Questo indirizzo digitale permetterà di ricevere tutte le notifiche ufficiali da l'Amministrazione Pubblica, comprensive delle multe per le infrazioni stradali, le cartelle esattoriali ed i preavvisi. Ma andiamo a esaminare i dettagli più da vicino:
Saranno introdotti crediti formativi per coloro che frequentano corsi sulla sicurezza stradale. Sarà richiesta una durata minima di 12 ore di guida per ottenere la patente. Saranno uniformati a livello nazionale gli autovelox e i segnali che indicano la loro presenza, al fine di evitare controversie come quella verificatasi a Milano. Saranno apportate modifiche anche ai quiz dell'esame di guida, che includeranno domande sui sistemi Adas (Advanced Driver Assistance Systems), che riguardano la guida assistita.
Dal 2024, l'installazione dei sistemi Adas diventerà obbligatoria su tutti i veicoli. Le multe saranno più salate per coloro che parcheggiano in doppia fila, sui marciapiedi o su posti riservati ai disabili. Ma non è tutto: a partire dal 6 luglio prossimo, sarà possibile consultare l'Indice Nazionale dei Domicili Digitali, un registro utilizzato per le notifiche digitali, comprese quelle a carattere legale, che sono un requisito della riforma della giustizia.
Da segnalare anche che saranno implementate anche nuove norme riguardanti la micromobilità, tra cui l'obbligo di indossare il casco e l'uso di un contrassegno identificativo per i monopattini, oltre alla necessità di avere un'assicurazione. Previste sanzioni più severe per le soste sul marciapiede e la guida contromano. Inoltre, verrà introdotto un dispositivo che bloccherà i monopattini in condivisione se si allontanano dalle aree urbane.
Poiché alla fine del 2023 risultavano attive in Italia 14.257.000 caselle di Posta elettronica certificata, il nuovo registro sarà utilizzato anche per le notifiche di multe e infrazioni. I cittadini potranno collegarsi al sito dedicato al domicilio digitale utilizzando il Sistema pubblico di identità digitale e seguire la procedura dedicata per l'assegnazione del proprio domicilio digitale. L'attivazione sarà effettiva entro l'una di notte del giorno successivo alla richiesta.
L'indice già include 2,3 milioni di indirizzi Pec di professionisti, che avranno 30 giorni per indicare un altro indirizzo email. Le pubbliche amministrazioni potranno utilizzare questo indirizzo per le comunicazioni, inclusi avvisi di multe, cartelle esattoriali e avvisi bonari.
La patente digitale è la versione elettronica della patente di guida tradizionale, solitamente in formato cartaceo e plastificato. Contiene tutte le informazioni e le caratteristiche del documento fisico. Viene archiviata in un'applicazione sicura e affidabile per dispositivi mobili e può essere presentata come documento di identificazione a coloro che hanno l'autorità per verificarlo.
I conducenti non devono più portare con sé il documento cartaceo, poiché la patente digitale include un codice QR che consente l'accesso a tutte le informazioni del titolare e al certificato di guida del conducente. La patente digitale è disponibile tramite l'applicazione IO, che richiede il download e l'installazione. L'app IO è un'applicazione italiana sviluppata e gestita da PagoPA Spa, una società pubblica, con l'obiettivo di agevolare le comunicazioni tra enti pubblici e cittadini, semplificando le pratiche e i pagamenti relativi ai servizi pubblici.
L'applicazione è gratuita e, una volta installata, richiede l'accesso tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la Carta d'identità elettronica. Dopo il primo accesso, ogni successivo accesso richiederà un'autenticazione biometrica, come il riconoscimento facciale o l'impronta digitale, a seconda delle funzionalità del dispositivo utilizzato.
Passando a un'altra novità, l'ultima novità riguarda la responsabilità nei tamponamenti a catena con veicoli fermi, una questione sollevata dai tribunali anziché dal legislatore. Secondo la Suprema Corte, in tali situazioni, la responsabilità ricade sul conducente del veicolo che ha causato il primo impatto nella fila di veicoli fermi.
Nello specifico, se si verifica una colonna di veicoli fermi a causa di un blocco del traffico, un semaforo rosso o un incidente precedente, il conducente del veicolo che tampona l'ultimo veicolo della fila è ritenuto responsabile. Di conseguenza, le richieste di risarcimento per i danni derivanti da un tamponamento a catena dovrebbero essere indirizzate al veicolo che ha causato il primo impatto.