Nuova tassa sulle accise e aumento bollo auto per milioni di modelli di auto (altro che bonus carburanti)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuova tassa sulle accise e aumento bollo

Proprio mentre stanno per arrivare nuove auto elettriche potrebbe arrivare una imposta che può avere ripercussioni in un mercato che in Italia stenta a decollare.

In Italia, il processo di transizione verso la mobilità elettrica procede con una certa gradualità. I motivi sono prevalentemente di natura economica e infrastrutturale. Le vetture a propulsione ecologica non sono ancora soggette a imposte fiscali, principalmente a causa della loro ancora limitata diffusione che ha un impatto marginale sulle entrate fiscali derivanti dalle vetture tradizionali alimentate a combustibili fossili.

Questa situazione è evidente durante la stagione estiva, quando si verifica un aumento della circolazione stradale, parallelamente a prezzi record per benzina e diesel. Si potrebbe pertanto ipotizzare che in futuro, con la diffusione su larga scala delle vetture elettriche, le entrate fiscali potrebbero diminuire? Al contrario, è possibile che l'Erario possa trarne un vantaggio economico. Ecco cosa succede:

  • Aumentano a fatica le auto elettriche e aumentano le tasse
  • Perché scegliere, nonostante tutto, un'auto elettrica

Aumentano a fatica le auto elettriche e aumentano le tasse

Proprio mentre stanno per arrivare nuove auto elettriche, come Volkswagen ID.2 o quelle sempre più competitive di provenienza cinesi, potrebbe arrivare una imposta che può avere ripercussioni in un mercato che in Italia stenta a decollare. Ma facciamo prima un passo indietro, analizzando uno studio che evidenzia come le entrate per lo Stato aumenteranno con le auto elettriche.

Il report condotto da Promotor e Motus-E per il Corriere della Sera ha analizzato le automobili più vendute nel mese di maggio 2023, considerando i consumi medi di carburante. In particolare, si è preso in considerazione un consumo medio di 5,5 litri per 100 chilometri per la Jeep Avenger a benzina, di 4,9 litri per 100 chilometri per la Peugeot 3008 diesel e di 15,8 chilowattora per 100 chilometri per la Tesla Model Y. L'analisi ha evidenziato che il costo percorso dall'utente finale per coprire una distanza di 100 chilometri è di circa 10 euro per la Avenger e 8,1 euro per la 3008. Nel caso della Tesla, tale costo varia in base alla velocità o alla modalità di ricarica utilizzata, oscillando tra i 3,9 euro con la ricarica domestica e i 10,9 euro in una colonnina ultra rapida. Ma va considerato l'impatto fiscale a carico dello Stato.

Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, ha sottolineato che, dato che anche sulle tariffe di energia elettrica si applicano imposte come l'Iva, le accise e gli oneri di sistema e di rete, il carico fiscale di un veicolo elettrico può risultare paragonabile, se non superiore, a quello di un veicolo a combustione interna. Come sottolineato da Naso, l'opzione più conveniente per l'utente finale è la ricarica domestica, ma questa soluzione è meno favorevole per lo Stato.

Poiché la ricarica domestica rimarrà la scelta predominante anche in futuro (le previsioni per il 2030 indicano che rappresenterà oltre il 65% dei chilowattora rispetto all'attuale 85%), Motus-E ritiene che un aumento delle imposte e degli oneri su questa forma di ricarica potrebbe scoraggiare molti cittadini. Questo potrebbe avere un effetto negativo anche sulle bollette energetiche delle abitazioni, con il rischio di una reazione negativa alla fiscalità aggiuntiva, anche riferita al bollo auto.

Come proposto sia da Quagliano che da Francesco Naso, potrebbe essere opportuno evitare modifiche sostanziali al sistema fiscale in questo settore e valutare soluzioni che incentivino l'adozione di veicoli elettrici e la produzione di energia pulita tramite il fotovoltaico senza penalizzazioni fiscali.

Perché scegliere, nonostante tutto, un'auto elettrica

L'auto elettrica presenta vantaggi economici e pratici, in particolare in relazione ai costi di alimentazione. La ricarica si traduce in un risparmio rispetto al rifornimento di un veicolo tradizionale alimentato a combustibili fossili.

Un ulteriore beneficio è rappresentato dalla minore necessità di manutenzione delle vetture elettriche. Il motore elettrico, nonostante sia una tecnologia innovativa, è caratterizzato da una meccanica più semplice e da un numero inferiore di componenti rispetto al motore a combustione interna. Di conseguenza, i costi di manutenzione di un veicolo a batteria possono essere fino al 35% inferiori rispetto a quelli di un veicolo equivalente a benzina.

Le auto elettriche possono usufruire di incentivi all'acquisto. L'offerta di modelli sul mercato è in costante crescita, con un numero sempre maggiore di case automobilistiche che stanno introducendo veicoli a batteria in risposta alle rigide normative sull'emissione imposte dall'Unione Europea. Molte di queste case automobilistiche hanno annunciato piani per eliminare progressivamente i veicoli a combustione interna nei prossimi anni.

Ma nonostante i progressi, l'auto elettrica deve ancora affrontare alcune sfide che suscitano dubbi. Una delle principali sfide è l'autonomia limitata rispetto ai veicoli a benzina, diesel e ibridi. Di conseguenza, i veicoli ecologici potrebbero non essere la scelta preferita per coloro che effettuano frequenti viaggi lunghi per motivi personali o professionali.

Un'altra sfida riguarda i tempi di ricarica, spesso incompatibili con i ritmi di vita frenetici delle persone. L'installazione di un wallbox a domicilio può mitigare in parte questa problematica, consentendo la ricarica notturna per disporre del veicolo pronto all'uso al mattino. In alternativa, applicazioni come MyNextMove aiutano a individuare le stazioni di ricarica più vicine. Per ottimizzare i tempi di ricarica, è consigliabile parcheggiare l'auto in un'area dotata di colonnina di ricarica elettrica, garantendo così che il veicolo sia completamente carico al momento della partenza.