Basata sulla piattaforma comune a Polo e T-Cross, questa Taigo si distingue nettamente per rivendicare una propria personalità. E un prezzo interessante.
Volkswagen Taigo, il nuovo suv coupé della casa automobilistica di Wolfsburg, è il primo del suo genere nel segmento cittadino. Se innova con il suo stile finora riservato ai modelli di fascia alta. Non è così con la sua meccanica o anche con i suoi interni, entrambi provenienti dal Polo. E, come la piccola city car, la Taigo evita i motori elettrificati. La novità è però un'altra: il calo del costo di listino. Approfondiamo tutto:
Questa Taigo ospita comodamente 4 adulti. Per quanto sia innovativa in termini di stile esterno, l'interno non è assolutamente niente di originale. In effetti, è identica all'ultima city car del produttore, la Polo. Ci sono però alcune piccole migliorie rispetto a quest'ultima, in particolare con l'aggiunta di materiali imbottiti nella parte bassa della plancia. C'è una finitura ben fatta ed elementi dell'abitacolo molto ben assemblati.
I sedili anteriori offrono un ottimo sostegno, anche laterale, e anche i sedili posteriori sono comodi. Con un bagagliaio in grado di contenere 438 l, e fino a 1.222 litri, la Taigo è una delle più voluminose del segmento.
Lato strumentazione, come sulla Polo, la Taigo riceve solo schermi digitali, sia per il quadro strumenti (10,25 pollici) che per lo schermo multimediale (8 o 9,2 pollici). Se non ci sono sorprese all'interno della Taigo, non ce ne sono nemmeno sotto il cofano dove i blocchi alimentati a gas regnano sovrani.
Il piccolo suv può infatti optare tra due motori a 3 cilindri (95 o 110 CV) e un 4 cilindri da 150 CV già ben noto. Su strada il suv ha un buon compromesso tra flessibilità e rigidità delle sospensioni. Più flessibili che su una Polo, queste ultime si adattano abbastanza bene al veicolo e offrono un ottimo comfort di guida.
Basata sulla piattaforma comune a Polo e T-Cross, questa Taigo si distingue nettamente per rivendicare una propria personalità. Una scelta di due atmosfere, Style che vuole essere di qualità superiore, o R-Line, che è più sportiva.
Si rimane quindi sorpresi dalla qualità dei materiali utilizzati sulla plancia. Da qualche anno il marchio tedesco ci aveva abituato a plastiche dure e materiali entry-level economici, anche a bordo dei vari T-Roc e T-Cross.
Questa era è finita e Taigo ritorna agli standard che hanno fatto la reputazione del marchio, vale a dire plastica espansa, allineamenti e assemblaggi puliti e una bella impressione di qualità. Senza dimenticare che un futuro restyling potrebbe dare una marcia in più in termini di qualità.